s

Ambulanze in fila per otto ore: mancano medici e posti letto
03-03-2025, 17:27
Posti letto irreperibili, barelle finite e ambulanze del 118 costrette ad aspettare fino a otto ore per il ricovero dei pazienti e per tornare quindi a effettuare interventi di soccorso. È questo lo scenario da brividi descritto da Repubblica in merito a quanto accaduto, tra mercoledì 26 e giovedì 27 febbraio, al Pronto Soccorso dell'ospedale "Vito Fazzi" di Lecce. Un episodio indicativo è stato quello di mercoledì mattina, quando l'ambulanza “Campi 1”, arrivata alle 6.50 al Fazzi, è riuscita a consegnare il paziente solamente intorno alle 12.45. Ma non si è trattato di un caso isolato. Nella notte tra mercoledì e giovedì, infatti, un'altra ambulanza è rimasta ferma da mezzanotte alle otto del mattino. “Mi è sembrato di essere ritornata in pandemia – ha raccontato una paziente a Repubblica – ma allora queste condizioni erano molto più comprensibili, data l'imprevedibilità del momento”. Arrivata al Fazzi a causa di un virus intestinale, la donna ha dovuto aspettare più di cinque ore nell'ambulanza prima di poter accedere alla struttura ospedaliera. “Mi hanno detto di aspettare, che non sapevano quando avrebbero ricevuto il via libera per il ricovero – ha continuato la donna – Ovviamente attendere in ambulanza non è la stessa cosa che nel letto di un ospedale. Ho patito un po' il freddo, nonostante le accortezze del personale sanitario, e lo stress è tanto. A un certo punto avrei voluto tornare a casa”. Una situazione di emergenza sanitaria, questa, simile a quella di altre strutture ospedaliere del Basso Salento, dove invece i problemi sono legati all'assenza del personale sanitario. "Negli anni passati abbiamo raddoppiato le prestazioni – ha raccontato un medico del “San Giuseppe” di Copertino – Effettuiamo tac, mammografie, eco e tutto ciò che richiedono i reparti di degenza. Mi pare che si siano fatti un po' i conti senza l'oste, tuttavia. Basta una giostra di esoneri, esenzioni e malattie per mandarci al collasso”. Enorme sovraccarico di lavoro c'è anche nel Reparto di Ortopedia, dove, soprattutto nel turno pomeridiano, capita che un medico sia costretto a spostarsi in sala operatoria e a lasciare un solo collega in ambulatorio. Un'emergenza, questa, che sembra diffondersi a macchia d'olio in molti comuni del Basso Salento. “Siamo molto arrabbiati poiché la presenza di un solo medico al Pronto Soccorso sta gravemente mettendo a repentaglio la nostra attività", dicono dall'ospedale "Francesco Ferrari" di Casarano, dove lo scorso 17 febbraio la malattia di un dottore di turno ha costretto il primario di chirurgia ad annullare gli interventi per non lasciare scoperto il pronto soccorso.
CONTINUA A LEGGERE
18
0
0
Guarda anche
Il Tempo
16:27
Giovani ucraini ospiti della Nazionale Femminile
Il Tempo
16:13
Bettini sferza il Pd sulla separazione delle carriere
Il Tempo
16:00