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Appalti pilotati a Fiumicino, 9 misure cautelari. Continua la bufera in Comune
Oggi 02-09-25, 12:31
Nove misure cautelari eseguite dalla Guardia di Finanza nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti pilotati a Fiumicino. Le indagini, come spiega una nota firmata dal procuratore di Civitavecchia Alberto Liguori, hanno visto alcuni operatori economici intrattenere "rapporti anomali con diversi funzionari ed esponenti politici del comune di Fiumicino, i quali, pur di soddisfare aspirazioni di carriera e di acquisire visibilità politica" assicuravano assicurano loro "l'assegnazione privilegiata di pubbliche commesse mediante gare di appalto pilotate o, più spesso, affidamenti diretti utilizzando l'espediente della parcellizzazione dei lotti di gara in modo da non superare i limiti al di sopra dei quali scatta l'obbligo per la stazione appaltante di procedere nelle forme dell'evidenza pubblica, per poi prorogare contra legem il servizio in precedenza aggiudicato agli imprenditori compiacenti". Nell'ambito dell'inchiesta, svolta dai militari del Comando Provinciale Roma, la Procura di Civitavecchia ha avanzato una serie di richieste di misure cautelari nei confronti di oltre dieci indagati "il cui esame, per ragioni legate alla riforma Cartabia, è stato suddiviso in due diverse fasi temporali, spiega la nota: la prima, ha avuto ad oggetto fatti reato per i quali è stata evidenziata l'esigenza di interrompere inquinamenti probatori in corso. In tal caso, il giudice per le indagini preliminari, accogliendo le richieste del pm, si è determinato direttamente senza dover prima espletare gli interrogatori degli indagati. Il riferimento è alle misure cautelari emesse il 13 giugno scorso che hanno interessato il settore gli appalti legato alle politiche sociali; la seconda, ha invece avuto ad oggetto altri due filoni tematici e relativi alla gestione degli appalti pubblici afferenti i settori delle attività produttive e culturali. In particolare, sono stati scrutinati gli eventi culturali dell'estate 2024 di Fiumicino, nelle diverse località di Fregene, Passoscuro, Torre Clementina - Aranova - Corte Villa Guglielmi, così come l'allestimento delle luminarie a Fiumicino Paese e all'Isola Sacra in occasione delle festività natalizie 2024 - 2025. Detti filoni d'indagine hanno imposto l'espletamento da parte del Gip degli interrogatori preventivi. All'esito sono state accolte le richieste della Procura di Civitavecchia con l'emissione di altre 9 misure cautelari che si aggiungono alle 4 già adottate in precedenza". Per questa seconda fase sono state eseguite 3 misure cautelari personali degli arresti domiciliari per il direttore artistico del Comune di Fiumicino e due operatori economici; 4 misure cautelari coercitive tra obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria, divieti e obblighi di dimora nei confronti di due assessori e un funzionario del Comune di Fiumicino e un operatore economico; una misura interdittiva della sospensione dalle funzioni di dirigente del Comune di Fiumicino per 12 mesi; una misura interdittiva per un imprenditore di divieto di contratte con la P.A. per 12 mesi. Le intercettazioni telefoniche e gli interrogatori di garanzia "restituiscono un quadro fattuale di sistematico asservimento della funzione pubblica da parte di dirigenti, funzionari comunali e taluni esponenti politici, con l'inserimento diretto di amici imprenditori nelle strutture comunali ai quali dare le anteprime sui bandi in fase di preparazione, sollecitandone la partecipazione e concordando modalità e tempi - si legge nella nota del procuratore -. Corruzioni per l'esercizio della funzione e corruzioni per atti contrati ai doveri d'ufficio si sono susseguite nel tempo, sfociate anche in turbative d'asta, con lesione sia della legalità sia dell'imparzialità dell'azione amministrativa". "La gravità dei fatti è testimoniata dalle misure custodiali applicate dal gip di Civitavecchia e, soprattutto, dalle prescrizioni a corredo che prevedono il controllo tramite dispositivi elettronici degli indagati e il divieto di comunicare con l'esterno, segno che il pericolo di reiterazione del fatto è attuale e concreto; dalle misure coercitive applicate che a seconda, dei casi impongono domicili coatti, segno dell'attuale e pericolosa rete di rapporti intessuti con 'prenditori' più che imprenditori; dalle misure interdittive applicate, segno dell'elevata e concreta probabilità di continuare a delinquere se lasciati al loro posto pubblico e/o se legittimati a contrarre con la pubblica amministrazione. Il ruolo apicale rivestito dai dipendenti pubblici infedeli - sottolinea la Procura di Civitavecchia - i settori inquinati (servizi culturali e produttivi) e le gravi modalità del fatto impongono il dovere di informare i cittadini del circondario di Civitavecchia, prevenendo fughe di notizie e spettacolarizzazioni dell'azione giudiziaria per garantire il loro diritto di cronaca attingendo a fonti ufficiali".
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