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Armi e munizioni in hotel, arrestati due turchi a Viterbo: il giallo e la risposta definitiva sul terrorismo
Oggi 04-09-25, 19:19
Giallo su due uomini armati arrestati prima della Festa di Santa Rosa a Viterbo, considerata patrimonio immateriale dell'umanità dall'Unesco. Due cittadini di origine turca, sconosciuti alle autorità italiane e privi di qualsiasi iscrizione anagrafica, sono stati individuati e bloccati ieri all'interno di una struttura ricettiva situata nei pressi della salita di Santa Rosa, poche ore prima dell'inizio dei festeggiamenti. Durante l'operazione, condotta dalla Polizia di Stato in collaborazione con i Carabinieri del ROS, sono state rinvenute armi da fuoco, tra cui una mitraglietta, una pistola semiautomatica e diverse munizioni calibro 9. La Digos, la Squadra Mobile e i ROS, coordinati dalla Procura della Repubblica di Viterbo, stanno indagando sulla possibilità che i due stessero progettando un'azione criminale, anche se al momento non è emersa alcuna pista legata a fenomeni di matrice terroristica, bensì solo quella legata a un presunto commercio illegale di armi. La Procura di Viterbo ha aperto un'indagine con l'accusa di traffico di armi, mentre vengono approfonditi i possibili legami con organizzazioni malavitose riconducibili alla cosiddetta 'mafia turca', già oggetto lo scorso anno di una maxi operazione nel territorio viterbese, che faceva capo a un boss finito in manette. La notizia dell'arresto dei due uomini armati, che avevano le armi su un comodino della loro camera con la finestra aperta che affacciava dove sarebbe passata la 'Macchina' di Santa Rosa e i facchini, ha generato panico tra autorità e cittadini. Nonostante il clima di allerta, l'evento si è svolto regolarmente, grazie a un imponente rafforzamento delle misure di sicurezza, con la presenza in piazza dei reparti speciali antiterrorismo di polizia e carabinieri. La sindaca di Viterbo, Chiara Frontini, ha dichiarato in una nota: "È stata una delle decisioni più difficili da prendere. A poche ore dal trasporto ci siamo trovati di fronte a una possibile minaccia. Abbiamo scelto di confermare la manifestazione, aumentando le forze in campo e mantenendo alta la vigilanza. La nostra città ha dimostrato ancora una volta la forza della sua identità e dei suoi valori". Il prefetto e il questore hanno condiviso la scelta, garantendo che ogni fase del trasporto della 'Macchina' fosse monitorata da forze dell'ordine visibili e operative in ogni angolo del percorso. Alcuni cittadini hanno manifestato perplessità sull'accensione delle luci durante il tragitto, ma si è trattato - spiegano dal Comune - di una misura precauzionale temporanea, subito rimossa non appena il quadro di sicurezza è stato confermato stabile. A livello nazionale, numerosi rappresentanti delle istituzioni hanno espresso il loro apprezzamento per l'attività repressiva e preventiva delle forze di polizia. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha commentato sui social: "Complimenti per il rapido intervento che ha permesso di neutralizzare un potenziale pericolo in un momento così delicato. La Macchina di Santa Rosa è un patrimonio di tutta l'Italia, e la sicurezza dei cittadini è priorità assoluta". Anche il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, ha espresso soddisfazione per la gestione dell'emergenza, lodando l'efficienza della rete di sicurezza che ha evitato il panico tra i partecipanti. "Non sappiamo quali fossero le reali intenzioni di questi individui - ha detto - ma erano armati pesantemente. Lo Stato ha dimostrato prontezza e sangue freddo". Dello stesso avviso è il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, che ha voluto sottolineare il brillante lavoro di prevenzione e coordinamento svolto dagli apparati di sicurezza. Messaggi di congratulazioni per l'operazione di polizia sono arrivati anche dal mondo parlamentare; il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha parlato di "una brillante operazione della Polizia", mentre il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha ribadito "la costante attenzione con cui le forze dell'ordine operano per garantire la sicurezza dei cittadini". Il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro delle Vedove, ha espresso preoccupazione per il possibile legame con la criminalità organizzata straniera, affermando: "Le nostre tradizioni non possono diventare terreno di attacco. La risposta dello Stato è stata ferma: non arretriamo di un millimetro". Su X il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, ha commentato: "Due cittadini turchi armati di mitra e pistole, oltre a numerosi proiettili, arrestati poco prima della Festa di Santa Rosa a Viterbo. Poteva essere una strage, ma l'intervento decisivo delle Forze dell'Ordine ha sventato l'attentato. Un plauso e un enorme grazie alle donne e agli uomini in divisa. In Italia non c'è spazio per il terrorismo". Anche il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha espresso soddisfazione per la risoluzione del caso, sottolineando l'importanza del lavoro tempestivo e risolutivo delle forze dell'ordine. Intanto, proseguono le indagini per chiarire l'identità dei due uomini e comprendere la portata del loro eventuale coinvolgimento in organizzazioni criminali transnazionali. I due si trovano attualmente in stato di fermo presso una struttura di massima sicurezza. Il timore che potessero non essere soli in città non è stato ancora escluso del tutto. La prefettura, per precauzione, manterrà un alto livello di sicurezza anche nei prossimi giorni, intensificando controlli e pattugliamenti del territorio.
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