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Assalto ProPal a La Stampa, Cassese: "Devono pagare i danni". Ecco come
Oggi 01-12-25, 09:19
Centri sociali e movimenti ProPal provano a chiudere la bocca ai giornali. Dalle minacce a Il Tempo al blitz a La Stampa di Torino per chiedere la liberazione di Mohamed Shahin, l'imam di una moschea torinese rinchiuso da lunedì scorso nel Cpr di Caltanissetta in attesa di espulsione per aver negato che gli attacchi terroristici del 7 ottobre fossero "violenza". Nella puntata di lunedì 1 dicembre di Omnibus, su La7, vanno in onda le immagini dell'assalto dei militanti dell'area antagonista formata dai collettivi Torino per Gaza, progetto Palestina e dal centro sociale corso Gabrio mentre la procura di Torino ha fatto sapere di aver aperto un fascicolo e, in attesa dell'informativa completa della Digos, procede per l'ipotesi di danneggiamento. Sabino Cassese, giudice emerito della Corte Costituzionale, viene chiamato a commentare la viceda e il giurista non fa sconti ai facinorosi: "Ho un giudizio molto negativo su quello che è accaduto a Torino, spiega Cassese, "penso che bisogna assumere provvedimenti che sono di due tipi: il primo è ritenere responsabili anche civilmente queste persone, cioè debbono pagare loro. E secondo, vedere se questo centro sociale non sia da chiudere"; afferma su Askatasuna, punto di raccolta dell'antagonismo piemontese e non solo.
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