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"Attentati per onorare l'Islam”, jihadista faceva proseliti in carcere a Torino
Oggi 15-09-25, 14:26
(video Polizia di Stato, testo Luigi Frasca) Un'operazione congiunta della DIGOS di Torino e del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria, coordinata dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e diretta dalla Procura della Repubblica di Torino, ha portato all'arresto di un cittadino tunisino di 40 anni con l'accusa di partecipazione a un'organizzazione terroristica di matrice jihadista. L'indagine, denominata Operazione Shaytan, è stata condotta all'interno dell'ambiente carcerario e ha permesso di raccogliere gravi indizi a carico dell'uomo, che da oltre dieci anni viveva in Italia sotto falsa identità. Secondo quanto emerso, il tunisino avrebbe avuto legami diretti con Al Qaeda, professando ammirazione per Osama Bin Laden, e avrebbe militato in Tunisia nelle file di Ansar al-Sharia. Durante la detenzione, l'uomo avrebbe tentato di radicalizzare altri detenuti, alternando canti tipici della propaganda islamista a racconti mistici e citazioni religiose, nel tentativo di spingerli a intraprendere la strada del jihad. Nei suoi discorsi esaltava gli attentati compiuti dallo Stato Islamico in Europa, accusando l'Occidente di mancare di rispetto alla religione islamica. Gli investigatori hanno inoltre ricostruito un presunto progetto di martirio: una volta tornato in libertà, l'uomo avrebbe pianificato di imbracciare le armi per “onorare l'Islam” e compiere un attentato, innalzando la bandiera jihadista.
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