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Bandecchi all'attacco: “Trent'anni di fango contro Berlusconi, la Cassazione li spazza via”
Oggi 27-10-25, 17:59
Marina Berlusconi in una lettera al Giornale ha preso una legittima e sacrosanta posizione sulla sentenza di Cassazione che mette la parola fine a 30 anni di insinuazioni sui rapporti tra Silvio Berlusconi e la mafia. Dopo il commento del direttore Tommaso Cerno sulla vicenda è arrivata una lettera di Stefano Bandecchi, sindaco di Terni e candidato alle elezioni regionali in Campania. "Gentile direttore Cerno, ho visto la sua riflessione sul caso Berlusconi e vorrei esprimere il mio pensiero, prima come amico personale del Presidente Berlusconi e poi da cittadino e soggetto politico. Sono felice che la Corte di Cassazione abbia finalmente e definitivamente messo un punto fermo sulla vicenda giudiziaria di Silvio Berlusconi, perseguitato per oltre 20 anni da un'aggressione giudiziaria e mediatica senza precedenti, basata su folli accuse di rapporti con la mafia portate avanti da diversi Pm. La sentenza dell'Alta Corte chiude oggi definitivamente la persecuzione e smonta ancora una volta le accuse che, pur senza fondamento, sono state usate ciclicamente al solo scopo di alimentare processi forzati. Mi spiace solo che il mio Amico Silvio non sia più fra noi per godere di questa certificazione della sua onestà, arrivata così tardivamente, nonostante tutti noi ne fossimo già certi". "Il presidente dell'Anm dott. Parodi ha dichiarato, in risposta alle serie, equilibrate e pertinenti dichiarazioni della dott.ssa Marina Berlusconi, che gli errori della magistratura sono fisiologici e non patologici. Ciò potrebbe essere vero se non vi fosse stata la storia di Berlusconi che, dal 1994 e fino a ieri, è stato oggetto di centinaia di inchieste e di processi portati avanti da alcuni Pm ideologizzati, tutti chiusi con assoluzioni, che ne hanno devastato l'immagine, la reputazione, la serenità personale e familiare e che hanno minato la sua eccellente carriera politica. È tutto un caso? - la domanda retorica di Bandecchi -. Centinaia di inchieste sulla stessa persona con accuse pesantissime, finite nel nulla sono un caso? Una persona normale senza la forza mentale ed economica di Berlusconi sarebbe riuscita a sopravvivere a vicende come queste? Può essere normale un errore. Trenta anni di inquisizione no, almeno non in un Paese democratico. Anziché queste affermazioni ci saremmo attesi da Parodi una dichiarazione più prudente ed attinente alla storia giudiziaria recente che, come peraltro dichiarato dall'ex presidente dell'Anm Palamara, è stata inquinata da precisi orientamenti politici e correntizi che hanno portato ad azioni giudiziarie di stampo politico, ovviamente tutte contro Berlusconi e la sua parte politica". "Attendo l'approvazione di questa prima parte della riforma della Giustizia che finalmente porterà alla separazione delle carriere tra Pm e Giudici, ma chiedo al governo di procedere nel percorso per restituire al Paese una Giustizia giusta, equilibrata, non partigiana e non politicizzata, efficiente e rapida, così come previsto dalla nostra Costituzione e come dovrebbe essere in ogni Stato democratico. Il mio affettuoso e solidale pensiero oggi va al mio amico Silvio Berlusconi e alla sua famiglia, finalmente libera da ombre e false accuse create ad arte per riempire paginate di articoli e migliaia di servizi televisivi di stampo giustizialista. Un'ondata di notizie che oggi la Cassazione ha stabilito essere stata immondizia", ha concluso Bandecchi.
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