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Benevento: uccide moglie e scappa con i figli, preso in Molise. Morto figlio minore
Oggi 30-09-25, 20:28
Una donna e un figlio morti, un'altra figlia grave in ospedale; il marito e padre catturato al termine di una giornata di ricerche tra la Campania e il Molise. Teatro della tragedia familiare Paupisi, piccolo paese di 1.400 abitanti ai piedi del Taburno Camposauro, nel Sannio, dove all'alba Salvatore Ocone, 58 anni, ha ucciso la moglie Elisabetta Polcino, 49 anni, colpendola più volte alla testa con una pietra. L'uomo è scappato facendo perdere le sue tracce e con lui sono spariti anche i due figli minori della coppia, una 16enne e un 15enne. Sono così scattate le ricerche nel Beneventano, in Campania e nelle regioni vicine anche con il supporto di un elicottero. La caccia all'uomo è terminata nel tardo pomeriggio quando Ocone è stato trovato e bloccato a Mirabello Sannitico, in Molise, dai Carabinieri e dai poliziotti della Squadra mobile di Campobasso. Con lui c'erano anche i due figli: il 15enne è stato trovato morto, mentre la 16enne, in gravissime condizioni, è stata trasferita all'ospedale Cardarelli del capoluogo molisano. L'uomo avrebbe usato pietre e una bottiglia di vetro per colpire i due figli, che aveva portato con sé questa mattina durante la fuga. Ocone è stato portato in carcere. La giornata da incubo di Paupisi è iniziata intorno alle 9 di questa mattina, quando la madre di Salvatore Ocone, che vive al piano superiore della villetta della famiglia nella frazione Frasse, ha trovato la nuora morta nella sua stanza da letto. Il corpo della donna presentava vistose ferite alla testa. Assenti in casa il marito e i due figli minori, per i quali sono immediatamente scattate le ricerche inizialmente concentrate nei vari terreni di proprietà del 58enne agricoltore. Andati a vuoto i tentativi di ritrovarli in breve tempo e nelle immediate vicinanze, le ricerche dei Carabinieri coordinate dalla Procura di Benevento si sono estese ai dintorni di Paupisi, poi all'intero Sannio e oltre il confine con il Molise, dove è finita la caccia all'uomo. La comunità di Paupisi è sotto shock per un delitto, a dire dei tanti che conoscevano la coppia, impossibile da prevedere. "Tra qualche giorno avrebbero festeggiato i 25 anni di matrimonio, erano in corso i preparativi", ha raccontato il sindaco Salvatore Coletta, che li aveva visti qualche giorno fa a una festa. "Non c'era nulla che lasciasse presagire quanto avvenuto - ha detto il primo cittadino - lei era una donna energica, forte, determinata; lui invece era molto più mite, psicologicamente fragile. Aveva avuto in passato momenti di depressione che sembravano risolti. La situazione familiare sembrava tranquilla". Anche una vicina di casa, Adriana Faluso, ha ricordato che Ocone aveva sofferto di depressione qualche anno fa, "ma era una persona tranquilla, o meglio così sembrava. Non aveva tendenze aggressive e che io sappia non c'erano stati in precedenza episodi di violenza". Anche per don Cosimo Iadanza, parroco della chiesa di Santa Maria del Bosco frequentata dalla coppia, "nessuno poteva immaginare una cosa del genere. Capitava che li incontrassi alla fine della messa o in piazza, due brave persone. Tutti dicono cose buone di lui, che è un gran lavoratore, era una persona che all'apparenza si è sempre posto in maniera educata nei confronti degli altri. Forse noi come comunità, e io stesso come sacerdote - riflette don Cosimo - dovremmo un po' interrogarci su come imparare a essere più sensibili a cogliere certi segnali".
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