s

Boom "anomalo" di tessere di +Europa, l'ex tesoriere: "Qualcuno ha pensato che Magi potesse perdere il Congresso"
15-02-2025, 15:21
Valerio Federico, dirigente di Più Europa di cui è stato tesoriere nazionale per due anni, è radicale da sempre. Formatosi nella scuola di Marco Pannella, a Torre Argentina, è molto deluso dalla deriva che il suo partito ha preso con l'ultimo congresso: «C'è un problema politico e c'è il problema di quello che è accaduto con il tesseramento». Partiamo dal primo, qual era il punto? «Intervenendo al congresso, ho rivolto un appello a Riccardo Magi affinché individuasse una soluzione unitaria. Perché il partito si stava spaccando, con tensioni legate alle cariche e slegate dal confronto sulle idee. Ho detto: fermiamoci, qui la politica sta andando in secondo piano rispetto a giochi di forza e di potere. Va trovata una soluzione unitaria. Perché con quello che era avvenuto negli ultimi quattro giorni del tesseramento, era opportuno prescindere dagli equilibri di forza...». Veniamo alle tessere, che cosa contesta? «Quello che è accaduto è non sol o qualcosa di strano, ma di inaccettabile. Una accelerazione importante delle iscrizioni negli ultimi quattro giorni, indiscutibile. Sia rispetto al trend fino al 27 dicembre, sia rispetto al passato. Negli ultimi quattro giorni ci sono state circa 1900 tessere, concentrate in un'area del Paese particolare, la Campania. Ed è un dato che non si può sottovalutare. Al di là della regolarità o meno delle stesse». Da Giugliano, da Afragola? «Una buona parte sì, ma non tutte. Diciamo che dalla provincia di Napoli e comunque dalla Campania ne sono arrivate tantissime, nelle stesse quattro giornate. Un dato molto strano, per un partito che lì fa poca attività. Sul quale abbiamo chiesto al segretario di fare attenzione ». Magi non ha fatto attenzione, invece? «Parliamoci chiaro, questa anomalia nel tesseramento non può che derivare dall'allarme che qualcuno ha avuto rispetto all'andamento delle iscrizioni fino a quel momento, che avrebbe potuto prefigurare la perdita del congresso da parte di Riccardo Magi. La mia interpretazione è che, visto che non è credibile che quella accelerazione del tesseramento sia dipesa da eventi politici o mediatici particolari, non può che essere avvenuta perché qualcuno ha pensato che Riccardo Magi avrebbe potuto perdere il congresso». Non necessariamente è stato lui a chiedere quel rinforzo, quei pacchetti di tessere? «Qualcuno, non so se Riccardo Magi direttamente, ha pensato che i numeri fossero troppo in bilico. E che fosse necessario correre ai ripari. Non so se lui stesso o qualcuno dei suoi, per suo conto. Poco mi interessa. Dal 3 gennaio una serie di membri della Direzione, che sono diventati la maggioranza assoluta, con una serie di richieste a mia prima firma hanno chiesto al segretario di convocare immediatamente la Direzione per porre il problema di quel che stava accadendo. Chiedendo massimo e immediato impegno nella verifica dettagliata di tutte quelle iscrizioni». Che è stata certificata? «Abbiamo denunciato la paralisi della commissione di garanzia congressuale, che fino al 19 gennaio non ha autonomamente sostituito il membro vacante con la supplente, nonostante le nostre richieste. E ha iniziato quindi le verifiche sedici giorni dopo la nostra richiesta. Verifiche ancora non completate e non comunicate». Avete timore che siano state fatti pacchetti di tessere? «Il timore è che ci sia stata una parte delle tessere irregolari. Parto dal presupposto che sono tutte regolari, fino a prova contraria. Abbiamo però chiesto verifiche puntuali che non sono state fatte. Ma questi timori fanno il paio con una certezza». Quale? «La circostanza molto contraddittoria in cui questo congresso si è svolto. Riccardo Magi aveva detto davanti al congresso di aver sottoscritto la candidatura di Benedetto Della Vedova a presidente, poi, numeri alla mano, le persone ascrivibili al segretario durante le operazioni a scrutinio segreto si comportano in altro modo, e non viene più eletto Della Vedova». Avrà cambiato idea. È rilevante se in funzione di questo cambio strategico c'è stata una leva non solo inappropriata ma illegittima. Cioè se altri lo hanno forzato a votare in un certo modo. «Non sappiamo se è illeggittima. Sappiamo che non sono state fatte le verifiche. Faccio un appello a Magi affinché si trovi una soluzione unitaria».
CONTINUA A LEGGERE
12
0
0