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Bufera su Brunello Cucinelli: "Azionisti ingannati". Crollo in Borsa, accuse sulle vendite in Russia
Ieri 25-09-25, 21:40
L'accusa è di quelle pesanti. La casa di moda Brunello Cucinelli avrebbe "ingannato i suoi azionisti", continuando a "mentire sulle sue attività in Russia" dato che gestirebbe "diversi negozi a Mosca, con un'ampia offerta di articoli dal prezzo di migliaia di euro". Azioni definite tali da "aver palesemente ignorato la legislazione europea" sulle sanzioni alla Russia. A lanciare l'attacco nei confronti di una delle società italiane più importanti nel campo della moda è Morpheus Research, ente statunitense fondato quest'anno da un team di analisti finanziari impegnati a smascherare frodi e comportamenti scorretti delle aziende nei mercati finanziari. L'indagine, condotta attraverso "un'analisi approfondita dei dati commerciali e visite ai negozi russi di Cucinelli", secondo Morpheus Research "mette in dubbio le affermazioni di Cucinelli" riportate qualche giorno prima dal Financial Times, affermazioni giunte a loro volta in risposta alle accuse dell'hedge fund Pertento Partners, che accusava la società umbra di continuare a operare nel Paese guidato da Vladimir Putin. Le vendite in Russia, aveva affermato Cucinelli, "sono diminuite dal 9% del fatturato totale nel 2021 ad appena il 2% attuale", vendite limitate e definite "conformi" alle sanzioni dell'Ue. Cucinelli, secondo Morpheus Research, avrebbe invece continuato a operare in Russia: l'indagine della società di ricerca Usa rivelerebbe, si sottolinea, "una strategia volta a 'ridurre l'impatto negativo delle sanzioni', continuando a vendere attraverso il 'commercio a distanza' e la 'consegna a domicilio'", facendo inoltre ricorso "a sconti aggressivi" e rischiando così "di indebolire il posizionamento esclusivo del marchio". Dura, come prevedibile, la risposta della società. La Casa di Moda Brunello Cucinelli "sta valutando azioni legali a tutela della sua reputazione e degli interessi di tutti i suoi stakeholder", tuona una nota, specificando che la società "conferma con fermezza il pieno rispetto delle regole comunitarie" in merito all'attività nel mercato russo. "Il valore delle esportazioni verso la nostra filiale russa è passato dai 16 milioni di euro del 2021 ai 5 milioni euro del 2024", ribadisce la Casa di Moda, per cui questi valori sono "esaustivi nel dimensionare correttamente questo argomento", così come "nell'escludere anche qualsiasi ipotesi su un utilizzo del mercato russo per la riduzione del magazzino e lo smaltimento delle rimanenze". Crollo in Borsa per il titolo, che dopo la pubblicazione delle accuse cede fino al 4,95% e viene sospeso dagli scambi, per poi crollare in riapertura di contrattazioni e terminando la seduta cedendo il 17,2%.
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