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Cade il governo Bayrou, Macron sulla graticola. Le Pen: sciogliere le Camere
Ieri 08-09-25, 19:12
Cade il governo Bayrou. Un totale di 364 deputati dell'Assemblea Nazionale francese ha votato contro la fiducia al primo ministro François Bayrou. A favore hanno votato 194 parlamentari. Dei 589 deputati dell'Assemblea, 573 erano presenti, 558 hanno votato. Quindici deputati si sono astenuti. Secondo fonti vicine a Bayrou il primo ministro presenterà le dimissioni domattina al presidente Emmanuel Macron. Un fuoco di fila per il capo del governo nel corso degli interventi che si sono avvicendati in Parlamento. Sciogliere le camere "non è un'opzione, ma un obbligo", ha ribadito al leader di Rassemblement National (Rn), Marine Le Pen. Le Pen ha affermato che la sua posizione "non è legata a nessun interesse personale": crederlo, "significa fraintendere il Rn". L'esponente di punta del partito della destra estrema francese ha quindi esortato "la fine dell'agonia di un governo fantasma", accusandolo di non aver governato. Rivolgendosi poi al presidente Macron, l'invito: "Tutto suggerisce, giuridicamente, politicamente, persino moralmente, che lo scioglimento non è un'opzione per lui, ma un obbligo". Al capo dello Stato non resterebbe che "convocare nuove elezioni", come fece nel giugno del 2024, in seguito all'esito delle elezioni europee, che dettero in testa proprio la lista collegata a Rassemblement National. Bayrou, in un atto estremo volto a sbloccare l'impasse causata dalla mancanza di una maggioranza solida, ha posto il voto di fiducia sulla legge di bilancio che punta a consistenti tagli alla spesa pubblica, per contenere il debito. È stato lo stesso premier ad avanzare la mozione di fiducia per sbloccare l'impasse sulla legge. Citando "fonti governative", la testata France Inter sostiene che il premier presenterà le sue dimissioni al presidente Emmanuel Macron alle 8 di domattina. Accesi gli undici interventi dei rappresentanti dei gruppi politici all'Assemblea nazionale, che hanno preceduto la votazione e poi lo scrutinio. Tra i principali oppositori, come detto, Marine Le Pen ma anche il lato opposto dell'arco partitico, Mathilde Panot, presidente di La France Insoumise (Lfi), che ha sostenuto che Bayrou sarebbe "l'ultimo volto di una politica illegittima e ostinata, incapace di generare il minimo sostegno nel Paese", confermando che il suo schieramento non condivide "né la diagnosi, né i rimedi" proposti dal premier attraverso una legge di bilancio che punta a tagliare 44 miliardi di spesa pubblica per contenere il debito. Invitando sia Bayrou che Macron a lasciare gli incarichi.
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