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"Campo rom mai segnalato in Prefettura": crolla versione di Sala sui baby-pirati
Oggi 13-08-25, 12:40
Hanno tra gli 11 e i 13 anni, tre maschietti e una ragazzina, sono poco più che bambini eppure sono riusciti a rubare un'auto e a guidarla fino a investire una donna, uccidendola. Sono quattro i ragazzini fermati nella mattina di martedì fermati per aver investito con un'auto rubata e ucciso in via Saponaro a Milano la 71enne Cecilia De Astis. I quattro sono stati trovati alle 7 del mattino all'interno di un accampamento abusivo di nomadi in via Selvanesco, al Gratosoglio, non lontano dal luogo della tragedia. Sono tutti nati in Italia di origini bosniache, e, per via dell'età inferiore ai 14 anni, non sono imputabili. La vicenda ha sollevato un'aspra polemica. Il vicepremier e segretario della Lega Matteo Salvini sui social: "Campo rom da sgomberare subito, e poi radere al suolo, dopo anni di furti e violenze, pseudo 'genitori' da arrestare e patria potestà da annullare". Poi aggiunge: "Sindaco Sala e sinistre, ci siete?". L'attacco del ministro dà la stura a una bufera di critiche che ricadono sul sindaco di Milano e sul Pd, colpevoli secondo Lega e FdI di lassismo verso l'illegalità. A stretto giro arriva la replica del primo cittadino: "Sulla morte di una persona in circostanze così terribili trovo vergognoso speculare, soprattutto da parte di alti rappresentanti del governo". "Non ci sono dubbi che le famiglie dei ragazzi coinvolti devono rendere conto di quanto è successo - aggiunge Sala -. E su questo chiederemo la massima intransigenza". Il sindaco di Milano entra nel merito dei campi e chiarisce che "il tavolo di coordinamento con le Forze dell'ordine è in Prefettura, organo periferico del Ministero degli Interni". "Il Comune di Milano - prosegue - ha iniziato da anni e persegue tuttora una politica di superamento dei campi rom: le giunte di centrosinistra ne hanno chiusi 24 in 12 anni, dal 2013 al 2024. Le giunte di centrodestra, che adesso gridano, quando sono state al governo della città solo uno". "Ignorare queste informazioni in maniera strumentale per farsi pubblicità, vuol dire prendere in giro i cittadini", conclude Sala. Ma a minare le argomentazioni di Sala arriva la precisione di fonti del Viminale, secondo cui l'accampamento a Gratosoglio non è mai stato portato dal Comune di Milano all'attenzione del tavolo sui campi nomadi in Prefettura. L'insediamento in questione si trova su un terreno privato e vi risiedono in gran parte donne con figli minori, molti dei quali - dalle prime notizie pervenute - potrebbero essere nati in Italia o con cittadinanza italiana. La prefettura, trapela, è disponibile a considerare nel predetto tavolo ogni valutazione che perverrà dal Comune rispetto alle condizioni di illegalità igieniche, sanitarie e ambientali, nonché rispetto all'inosservanza degli obblighi scolastici dei minori ivi presenti, soprattutto se finalizzate a un provvedimento di sgombero dell'area da parte delle competenti autorità comunali. "Non si può far finta di niente: quanto avvenuto a Milano è grave. Serve agire subito, con l'intervento dei servizi sociali - troppo spesso cauti quando ci sono di mezzo famiglie che vivono nelle roulotte o nelle baracche - per intervenire su quei bambini e metterli in condizione di non ripetere i gravissimi reati appena commessi. Basta con la tolleranza e il buonismo nei confronti dei rom e di gente che è davvero difficile definire 'genitore'", scrive ancora su Facebook il vicepremier e segretario della Lega, Matteo Salvini. "In tutto questo, sorpresa e tristezza per quei politici e giornalisti di sinistra per cui il problema principale di tutta la vicenda non sono minorenni ladri e assassini o famiglie rom assenti, ma...la Lega e Salvini", conclude.
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