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Cannavacciuolo: "Allevo grandi chef, il successo lo devo alla famiglia"
Oggi 20-05-25, 13:01
Autoironico e capace di bucare lo schermo tanto da diventare oggetto di divertentissime imitazioni, Antonino Cannavacciuolo non si scompone di fronte all'ilarità e, con sorriso largo, ammette: "Il mio personaggio piace". "Chi mi conosce sa come sono. Io amo la serenità", racconta lo chef in una lunga intervista concessa a Moneta. "Questo è un mestiere che si nutre di positività, da lì nasce il cibo sano e buono. Con l'arroganza, con la cattiveria, con la parte nera non nasce niente di buono", ammette, specificando che la sua presenza in tv non cozza contro la gestione del suo ristorante tristellato Villa Crespi. "La verità è che faccio due programmi. Parto per Milano la mattina, mi faccio portare dal mio autista, registro e il pomeriggio sono già qui al ristorante", rivela. Da poco 50enne, Cannavacciuolo non è certo spaventato dal futuro e, anzi, riconosce che la sua vita "è tutta in divenire". "Ho cinquant'anni, ma la testa di un ventenne, e domani posso smettere così come domani posso conquistare il mondo", dice. Non è da sottovalutare, nella visione dello chef, il supporto che gli hanno offerto la moglie, Cinzia Primatesta, e i figli, Elisa e Andrea. "Se ho successo nel mio lavoro è perché ho avuto successo anche con la famiglia, altrimenti staremmo a parlare di altro", afferma con sicurezza. L'attenzione alla formazione di nuovi chef è una delle priorità del noto personaggio della tv: "A Villa Crespi ho avuto la fortuna di avere grandi ragazzi, grandi cuochi. Giovani che sono partiti da Napoli con il sogno di Villa Crespi, si sono affermati, poi sono cresciuti e a quel punto o ti fermi o vai altrove", aggiunge.
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