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Caso Fedez, la verità del chirurgo: "Nessun abuso di alcol e droga"
13-07-2024, 13:54
"Nessun abuso di alcol e droga". Lo assicura Marco Antonio Zappa, il chirurgo che circa un anno fa curò in urgenza Fedez per una prima emorragia gastrica. Il rapper è appena uscito dall'ospedale e ha già annullato tutti i suoi appuntamenti previsti per sabato 13. "Ho bisogno di riposo", ha scritto sui social. «Fedez adesso sta bene. E per favore, basta attaccarlo. Nel suo caso, lo dico con certezza perché lo conosco, i sanguinamenti» di cui ogni tanto soffre «non sono affatto dovuti all'abuso di sostanze come alcol o droga. Mi sento assolutamente di escluderlo». Ci tiene a scandirlo con forza Marco Antonio Zappa, il chirurgo che a fine settembre 2023 curò in urgenza Fedez per un'emorragia da due ulcere e che l'artista ringraziò pubblicamente al momento delle dimissioni dall'ospedale Fatebenefratelli di Milano. Nome noto nel mondo come massimo esperto di chirurgia addominale, Zappa vuole fare chiarezza e parla all'Adnkronos Salute dopo l'ultimo ricovero di Fedez per un nuovo sanguinamento, nei giorni scorsi al Policlinico di Milano. Quando in autunno prese in carico il rapper, lo specialista era direttore dell'Uoc di Chirurgia generale dell'Asst Fatebenefratelli-Sacco di Milano. Lo è stato sino a fine febbraio 2024 e il primo marzo chiuse dietro di sé le porte del Servizio sanitario nazionale con affermazioni dure e amare: «Game over, fatemi scendere. Sono troppo stanco e deluso da un sistema a cui tutto quello che sono, che ho fatto, che ho dato non interessa. Un sistema dove uno vale uno», aveva dichiarato annunciando il suo addio al Ssn. Un altro "camice eccellente" fuggito dalla sanità pubblica. Oggi Zappa, past presidente della Sicob (Società italiana di chirurgia dell'obesità e delle malattie metaboliche), è direttore del Dipartimento chirurgico del Gruppo Iseni Sanità. Prosegue nel lavoro che ama - una passione che da medico-alpinista concilia con l'amore per la montagna, oltre che per la bicicletta seguendo le orme del padre campione nel dopoguerra. Con Fedez continua a rimanere in contatto. Lo definisce «un amico». «Voglio dire chiaramente - puntualizza il chirurgo - che il sanguinamento da anastomosi gastro-digiunale dopo intervento di duodeno-cefalo-pancreasectomia è un'evenienza che si può riscontrare in una discreta percentuale di casi, anche a distanza e più di una volta». Il gergo è tecnico ma il senso è proprio quello che Fedez ha spiegato su Instagram: «Sono stato ricoverato per l'ennesima emorragia interna dovuta al fatto che laddove mi hanno operato per rimuovere il tumore mi hanno ricucito gli organi, perciò nel punto in cui sono stato ricucito sono più fragile nell'avere ulcere e sanguinamenti». Il riferimento è all'intervento subito nella primavera 2022 all'Irccs ospedale San Raffaele di Milano, per un tumore neuroendocrino al pancreas. L'emorragia, conferma Zappa, «è un evento legato all'operazione chirurgica e all'anastomosi. Le possibili complicanze di quest'ultima sono soprattutto 3: il sanguinamento, la stenosi (chiusura) e la deiscenza (perforazione). La deiscenza così a distanza non si verifica più, la escludiamo al 100% perché è un rischio limitato alle prime giornate post-operatorie. Mentre la stenosi e il sanguinamento sono due eventi che possono determinarsi anche a distanza di tempo. E il sanguinamento anche in modo ripetuto».
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