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Caso Sangiuliano, il Garante della privacy: "Audio diffuso da Report era riservato"
Oggi 29-10-25, 09:07
"L'argomento principale riguarda la violazione del principio di essenzialità dell'informazione che, nel caso di conversazioni telefoniche, in base all'articolo 15 della Costituzione, segue criteri di maggior rigore". Lo dice in una intervista al Corriere della Sera il presidente del Garante della Privacy Pasquale Stanzione, dopo la multa inflitta a Report. Essenzialità dell'informazione, spiega Stanzione, "significa che i giornalisti devono evitare di diffondere dati o dettagli personali superflui, concentrandosi solo su ciò che è indispensabile rispetto all'esigenza di informare i cittadini circa fatti di interesse pubblico". "Dagli atti del procedimento - prosegue il Garante - non è emersa alcuna volontà dell'ex ministro di far ascoltare a terzi la conversazione. Il che ne conferma il carattere riservato". Lo stesso Stanzione poi ribadisce che la valutazione dei danni morali "spetta all'autorità giudiziaria, anche ai fini risarcitori. Tuttavia, ai fini della quantificazione della sanzione il Garante è tenuto a valutare 'il livello del danno' subito dal'interessato". Sugli attacchi ricevuti da Report, l'Authority sottolinea "la tendenza a delegittimare le decisioni degli organi di garanzia, quando esse non siano gradite", rimandendo colpito soprattutto "dall'attacco all'indipendenza del Garante, il tentativo di ascrivergli un indirizzo politico che mai ne ha ispirato l'azione, come dimostrano, da anni, i provvedimenti. Ciò che conta è che la decisione sia stata assunta, come lo è stata, con la massima terzietà". Sulla decisione relativa a Report, Stanzione spiega: "Lo schema di provvedimento è stato reso disponibile al Collegio alle 18.15 del 22 ottobre, per poi essere discusso la mattina seguente", tutto posto a verbale, "consultabile in caso di istanza di accesso". Sulle tempistiche, con l'istruttoria conclusasi dopo 11 mesi a ridosso dell'attentato a Sigfrido Ranucci, il Garante spiega che "è il tempo medio di decisione di casi affini. Il contraddittorio si è chiuso a metà maggio. Poi è subentrata la valutazione degli uffici. Oltre, purtroppo, non sarebbe stato possibile rinviare per scadenza dei termini".
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