s

Charlie Kirk, Meloni: "Clima d'odio insostenibile. La sinistra giustifica la violenza"
Ieri 13-09-25, 22:24
La sinistra smetta di "giustificare l'odio politico" perché "il clima, anche qui in Italia, sta diventando insostenibile". Nel suo intervento alla festa nazionale dell'Udc, in corso a Roma, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni torna a parlare dell'omicidio di Charlie Kirk anche se il suo pensiero è rivolto tutto all'Italia, alle reazioni e ai commenti seguiti all'assassinio del 31enne attivista della destra americana. "L'odio e la violenza politica stanno tornando drammaticamente una realtà, facendo venire molti nodi al pettine", afferma la premier, che su Kirk aggiunge: "Faceva paura perché quando non hai argomenti temi chi ne ha. Io l'ho visto accadere molte volte. A chi non ha argomenti rimane solamente l'arma della criminalizzazione, l'arma dell'ingiuria, l'arma dell'impresentabilità dell'avversario, l'arma della violenza che inizia sempre come violenza verbale ma qualche volta diventa anche violenza fisica". Meloni bolla come "spaventosi" alcuni commenti come quello di "Piergiorgio Odifreddi, intellettuale della sinistra, che ha detto sparare a Martin Luther King e sparare a un rappresentante Maga non è la stessa cosa". Il discorso è tutto incentrato sul panorama italiano: "Io vengo da una comunità politica che è spesso stata accusata, ingiustamente, di diffondere odio - evidenzia la premier - e che è stata accusata, guarda un po', dagli stessi che oggi tacciono, minimizzano o addirittura giustificano o festeggiano l'omicidio premeditato, intenzionale, a sangue freddo di un ragazzo di 31 anni che aveva la colpa di difendere con coraggio le sue idee". Poi l'affondo: "Io credo che sia arrivato il momento di chiedere conto alla sinistra italiana di questo continuo minimizzare o addirittura di questo continuo giustificazionismo della criminalizzazione della violenza nei confronti di chi non la pensa come loro". "È ora di dire chiaramente che queste tesi sono impresentabili, pericolose, irresponsabili e antitetiche a qualsiasi embrione di democrazia". La replica dell'opposizione non si fa attendere: "Io sono stata tra le prime a dire che l'assassinio di Kirk è qualcosa di tremendo e che non c'è posto per la violenza nella politica. Oggi ci ha messo il carico la presidente del Consiglio che addossa a tutta la sinistra la responsabilità di quello che è accaduto. È da irresponsabile alimentare e fomentare ancora un clima incandescente", attacca la segretaria del Pd Elly Schlein intervenendo alla festa del 'Fatto quotidiano', in corso al Circo Massimo. "Siamo assolutamente contro qualsiasi forma di violenza, qualsiasi forma di linguaggio aggressivo, qualsiasi forma di odio. Io invito il governo a moderare i toni, a smetterla, parlo di Tajani, Ciriani, Meloni, di alimentare questo vittimismo, paradossalmente dicendo di abbassare i toni e contribuendo invece ad alzarli", aggiunge il leader M5S Giuseppe Conte. Segue il commento di Angelo Bonelli (Avs) che stigmatizza le parole della premier come "indegne e gravissime", mentre Matteo Renzi non le manda a dire: "È l'ora di finirla di strumentalizzare e di fare la vittima su tutto". Sulla necessità di abbassare i toni insiste, sull'altro fronte, anche il vicepremier Antonio Tajani dopo le accuse arrivate dal Movimento 5 stelle durante l'informativa in Parlamento: "Indicare al pubblico ludibrio un avversario politico, come responsabile di ciò che sta accadendo a Gaza, cosa che non è assolutamente vera, accusando di essere 'prezzolato' dal Governo di Israele sono calunnie che trasformano l'avversario politico in obiettivo politico. È un atto gravissimo e inammissibile". "I segnali preoccupanti sono le parole che vengono usate nei confronti del nemico politico", aggiunge Tajani che chiede, ancora una volta, una presa di posizione di Giuseppe Conte e ne ha anche per il Pd: "Mi dispiace che il movimento giovanile del Partito democratico abbia affisso dei manifesti con insulti anche nei miei confronti: questo non fa parte del gioco pulito". Dopo la stoccata all'opposizione, la premier si concentra sulle prossime tappe del lavoro dell'esecutivo a partire dalle riforme costituzionali che assicura "andranno avanti", dal Premierato alla separazione delle carriere in magistratura. "Vogliamo spezzare il sistema correntizio che ha umiliato la magistratura e rendere la giustizia più efficiente" dice la premier, alla quale arriva a stretto giro anche la replica dell'Anm, con il presidente Cesare Parodi che evidenzia quanto sia "pericoloso avvelenare il clima". Meloni tira dritto: "Vogliamo portare a termine le riforme che l'Italia aspetta da sempre, scardinare quelle rendite di posizione che impediscono alle nostre migliori energie di liberare il loro potenziale, costruire una visione di sviluppo, di crescita di medio-lungo periodo per rimettere l'Italia nel posto che merita sullo scacchiere internazionale". In tema economico "oggi noi siamo di fatto l'ancora di stabilità in Europa e chiaramente ne siamo orgogliosi", chiosa la premier, "abbiamo smesso di gettare i soldi dei cittadini dalla finestra, nonostante i debiti da pagare che ci hanno lasciato i nostri predecessori, non abbiamo aumentato le tasse ma le abbiamo abbassate e vogliamo proseguire in questa direzione, concentrandoci nella prossima con la prossima legge di bilancio sul ceto medio". E sul punto il Pd, per bocca di Braga, Boccia e Zingaretti, avverte: "La aspettiamo in Parlamento per il confronto. Invece di accusarci per colpe che non abbiamo dimostri di saper governare. Fino ad ora non ci è riuscita".
CONTINUA A LEGGERE
5
0
0
Guarda anche
Il Tempo
Ieri, 22:43
Quanto dura il caldo? Giuliacci: ecco dove l'alta pressione "torna a dominare"
Il Tempo
Ieri, 21:35
Il video di Di Battista e l'attacco "ai giornali che mentono"
Il Tempo
Ieri, 20:50
Marche, affondo di Calenda a Ricci: "Non con chi dice no ai termovalorizzatori"
Il Tempo
Ieri, 20:25