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Politica
Kirk, Meloni 'incalza' il centrosinistra. Schlein e Conte: "Abbassi i toni"
Oggi 13-09-25, 19:56
AGI - Si accende lo scontro fra maggioranza e opposizione in quello che può essere considerato il primo week end di campagna elettorale in vista delle regionali nelle Marche. A far discutere, tuttavia, non sono tanto i voti nelle Marche o in Campania, quanto l'assassinio di Charlie Kirk, l'influencer ultra conservatore raggiunto da una pallottola alla gola mentre era ospite di un dibattito in un college americano. Le parole della premier La premier, ospite della festa dell'UDC, attacca "chi non ha argomenti e usa solamente l'arma della criminalizzazione, l'arma dell'ingiuria, l'arma dell'impresentabilità dell'avversario, l'arma della violenza che inizia sempre come violenza verbale, ma qualche volta diventa anche violenza fisica". Il riferimento è alle parole del professor Piergiorgio Odifreddi, "intellettuale della sinistra, secondo il quale sparare a Martin Luther King e sparare a un rappresentante Maga non è la stessa cosa". Parole "disumane" per la premier che subito dopo chiama direttamente in causa le opposizioni: "Credo che sia arrivato il momento di chiedere conto alla sinistra italiana di questo continuo giustificazionismo". L'intervento del ministro Ciriani Tra i primi a sollevare la questione è il ministro Luca Ciriani: "Negli Usa viene ucciso un ragazzo di 31 anni, un influencer conservatore e qualche intellettuale in tv dice che in fondo se l'è meritata. Sono gli stessi ragionamenti che si sentivano ai tempi di Sergio Ramelli e delle Brigate Rosse o frasi come 'Sono compagni che sbagliano'. Questo è il clima che si sta creando in questo Paese. Ed è così solo perché il governo funziona". La reazione dell'opposizione arriva forte, per voce dei due leader di PD e M5s, che si incrociano sui palchi delle due feste in corso a Reggio Emilia e nella Capitale. Schlein sfida Meloni sul tema della violenza "Ho visto la strumentalizzazione di questo fatto tragico su cui sono intervenuta subito", dice Schlein alla Festa del Fatto Quotidiano, a Roma: "La violenza non deve trovare spazio in politica. Eppure sono due giorni che esponenti della maggioranza parlano di silenzio delle opposizioni", aggiunge Schlein prima di 'sfidare' la premier. "Meloni faccia i nomi altrimenti rischia di fomentare altro odio". Per Schlein, quello di Meloni e degli esponenti di governo è un "atteggiamento gravemente irresponsabile" che "addossa a tutta la sinistra la responsabilità di quello che è accaduto". Il linguaggio d'odio, aggiunge la segretaria, è sempre da condannare: "Quando la notte mi sveglio perché arriva un messaggio da numeri anonimi che dice 'A Noi' io non do la colpa a Meloni". Tajani e Conte replicano alle accuse Il ministro degli Esteri torna sullo scontro di giovedì al Senato, con l'accusa ricevuta dal M5s di "comportarsi alla stregua di un influencer prezzolato" su quanto avviene a Gaza. La risposta di Tajani: "È abbastanza esiguo il mio conto in banca... Si inventeranno che con i soldi che mi ha dato Israele ho pagato il viaggio a New York del presidente del Consiglio", ironizza il leader 'azzurro': "Da parte loro l'uso di un linguaggio di odio che punta ad additare personalmente alcuni personaggi politici come responsabili di nefandezze". Giuseppe Conte, a Bologna prima di salire sul palco della festa nazionale dell'Unità, risponde che il M5s è "assolutamente contro qualsiasi forma di violenza, di linguaggio aggressivo e di odio. Inviterei anche il governo a moderare i toni. Parlo di Ciriani, di Tajani e di Meloni. La smettano di alimentare questo vittimismo che, paradossalmente, invece di abbassare i toni contribuisce ad alzarli. È davvero sorprendente che da loro arrivino questi messaggi". Conte ricorda le minacce ricevute A questo Conte, come Schlein qualche minuto prima, aggiunge una notazione personale: "Non ho fatto nessun vittimismo. Quando lavoravo giorno e notte per salvare il Paese", dice l'ex premier riferendosi al periodo del Covid, "mi sono arrivati insulti incredibili, gravissimi che hanno provocato una ondata d'odio incredibile e non sto qui a raccontare, perché non l'ho mai fatto decine, e decine di minacce di morte a me e ai miei famigliari. La smettano con questo vittimismo perché è inaccettabile", conclude il leader M5s.
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