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Chi c'è davvero dietro l'attentato contro la chiesa di Damasco. Nuovo incubo in Medio Oriente?
Ieri 24-06-25, 18:28
Non l'Isis, come aveva inizialmente indicato il governo siriano, ma un “misterioso gruppo jihadista”, denominato Saraya Ansar al-Sunna ha rivendicato oggi su Telegram l'attacco kamikaze di domenica contro la chiesa greco ortodossa di Sant'Elia a Damasco costato la vita ad almeno 25 persone. Il gruppo, in italiano 'Brigata dei Partigiani dei Sunniti', ha spiegato che si è trattata di una “operazione di martirio” condotta da Mohammad Zayn al-Abidin Abou Othman. Si è trattato, ha aggiunto, di una ritorsione per quelle che ha definito “provocazioni dei Nazareni (cristiani, ndr) di Damasco contro la chiamata a Dio e il popolo di fede”. Secondo i jihadisti, i cristiani "avevano osato profanare i fondamenti della daawa", ovvero la chiamata islamica alla fede. Secondo l'analista Aymenn Jawad al-Tamimi, Saraya Ansar al-Sunna potrebbe essere "una branca filo-ISIS composta in gran parte da disertori di Hay'at Tahrir al-Sham (Hts) e di altre fazioni, sebbene attualmente operi indipendentemente dall'Isis". Citando una fonte interna, Tamimi ha affermato che il gruppo è guidato da un ex comandante disilluso dell'Hts e comprende un ex membro di Hurras al-Din, un'affiliata di al-Qaeda in Siria che ha annunciato il suo scioglimento all'inizio di quest'anno su ordine del nuovo governo siriano. Nel suo post, il gruppo si è scagliato contro il governo ad interim della Siria, guidato da Ahmad al-Sharaa, affermando: "Ciò che è stato pubblicato dai media del governo Jolani è completamente falso, inventato e un insulto all'intelligenza del popolo di Sham". Saraya Ansar al-Sunna ha promesso ulteriore violenza: "Riaffermiamo, e la nostra parola è definitiva, che ciò che verrà non vi offrirà tregua. I nostri combattenti martiri e infiltrati sono pienamente preparati, armati e in guardia". L'Orient le jour fa notare che il canale Telegram usato per diffondere i messaggi è stato creato il 2 marzo e ha meno di 2.800 follower. I suoi post ricordano molto la retorica dell'Isis, comprese le accuse secondo cui il presidente Sharaa sarebbe un "agente americano" e troppo indulgente, soprattutto per aver graziato ex funzionari del regime. L'attacco di domenica è stato il primo attentato suicida all'interno di una chiesa in Siria dall'inizio della guerra civile nel 2011, secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani (Osdh). L'Osservatorio per i diritti umani riferisce, inoltre, che Saraya Ansar al-Sunna aveva precedentemente minacciato di attaccare gli alawiti e aveva compiuto un attacco contro la minoranza nella provincia di Hama all'inizio di quest'anno. Il gruppo è accusato di aver partecipato ai massacri di marzo, che secondo l'Osservatorio hanno causato circa 1.700 morti, per lo più civili alawiti.
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