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Circus Festival of Italy: Latina casa, tempio e sogno del circo internazionale
13-10-2025, 12:03
Per la ventiseiesima volta Latina si prepara a diventare, per cinque intensi giorni, la capitale mondiale del circo. Dal 16 al 20 ottobre torna infatti l'International Circus Festival of Italy, la più longeva manifestazione circense del nostro Paese e una delle più rinomate al mondo, accanto al celebre Festival di Monte-Carlo. Un appuntamento che da oltre un quarto di secolo unisce arte, spettacolo, tradizione e solidarietà, trasformando la città pontina in un punto di riferimento internazionale per artisti, operatori e appassionati. Un programma denso e spettacolare, che quest'anno vedrà alternarsi 24 attrazioni in gara provenienti dai cinque continenti, insieme a un parterre di ospiti speciali pronti a incantare il pubblico con performance uniche. Alla direzione dell'evento, come sempre, Fabio Montico, instancabile patron del Festival, che anche in questa edizione è riuscito a firmare un colpo straordinario: il debutto europeo del duo comico Renato e Valentino Fuentes, terza generazione di una storica famiglia circense messicana. Popolarissimi in America Latina con il marchio Los Valentinos, i due fratelli approdano per la prima volta in Europa, portando con sé il ritmo, i colori e la travolgente energia del circo sudamericano. La loro presenza, spiega Montico, rappresenta «un ponte ideale tra la tradizione circense latinoamericana e quella europea, un incontro di culture che riflette perfettamente lo spirito del Festival di Latina». Dal versante italiano arrivano invece nomi di grande carisma come Stiv e Roni Bello, figli d'arte diplomati all'Accademia d'Arte Circense di Verona, che hanno già calcato le piste di Cirque du Soleil, Roncalli e Krone. Insieme a loro si esibirà Ottaviano Simili, figura storica del Circo Medrano, per un numero che unisce trapezio, comicità e magia in un poetico omaggio alla tradizione clownesca italiana. Tra i protagonisti anche Alessio Fochesato, conosciuto come «l'uomo dei pappagalli», artista vicentino celebre per la sua empatia e il rapporto speciale con gli animali. Il patron Fabio Montico, tracciando un bilancio dei ventisei anni di storia del Festival, sottolinea come Latina sia ormai diventata un luogo simbolico nel panorama mondiale del circo: «Gli echi della scorsa edizione sono ancora vivi. Nel 2024 abbiamo celebrato un sogno: i primi cinque lustri di una manifestazione che abbiamo accudito, vista crescere e diventare adulta. Oggi il Festival è un evento atteso, irrinunciabile: per alcuni un trampolino di lancio, per altri un'occasione di consacrazione. Latina, nel mondo del circo, è ormai un nome che significa Casa e Tempio». Concetti che Montico ama spiegare con parole semplici ma dense di significato: «Casa, perché al Festival ciascuno si sente accolto — artisti, giurati, operatori e pubblico condividono lo stesso spirito di amicizia e passione. Tempio, perché la pista è il luogo dove il sogno diventa realtà: qui i popoli si incontrano, i colori si mescolano, le bandiere sventolano insieme. Mai come quest'anno desideriamo che il Festival sostenga il più grande dei sogni: quello della Pace. Al circo, la pace si sperimenta ogni giorno, fa parte del nostro DNA». Sotto il grande chapiteau di Latina, una giuria internazionale presieduta da Liana Orfei valuterà le esibizioni dei migliori artisti del mondo. Tra loro spiccano i Vardanyan Brothers (Armenia) con un incredibile numero di mano a mano, l'eleganza aerea di Katerina Korneva (Ucraina), le straordinarie acrobazie collettive della Sheyang County Acrobatic Troupe (Cina), la magia raffinata di Christopher Eötvös (Ungheria) e la potenza delle cinghie aeree di Haley Rose Viloria (USA). Dall'Italia si farà notare anche Justin Monteiro Vassallo con le sue impeccabili verticali. E naturalmente, a completare il quadro, Los Valentinos, che porteranno in pista due numeri mozzafiato — trampolino e trapezio — tra comicità, ritmo e pura energia latina. Accanto a loro, giovani promesse e maestri affermati offriranno cinque giorni di puro incanto, in una celebrazione collettiva dell'arte circense al suo massimo splendore. Con la sua formula unica, che unisce competizione, spettacolo e fratellanza internazionale, il Festival di Latina conferma ancora una volta il suo ruolo di vetrina d'eccellenza e fucina di talenti. In un momento storico complesso, il circo torna a farsi messaggero di emozione e speranza, ricordando a tutti che — come dice Montico — «sotto il tendone, ogni giorno, si costruisce la pace». Dal 16 al 20 ottobre, dunque, Latina sarà ancora una volta la città del circo, accogliendo artisti, famiglie e appassionati in un abbraccio di luce, musica e sogno. Perché il circo, da sempre, è questo: un sogno che non smette mai di brillare.
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