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Compagni separati: a Torino annullata la conferenza "filorussa" di D'Orsi
Oggi 09-11-25, 10:48
E' saltata la conferenza del Prof. Angelo D'Orsi, uomo di sinistra, storico di fama e grande studioso di Antonio Gramsci, era prevista il 12 novembre al Polo del ‘900, cenacolo culturale vicino alla sinistra torinese. Forse ha fatto paura il titolo “Russofilia, russofobia, verità”. Fatto sta che, anche dopo le perplessità espresse sui social da Carlo Calenda e Pina Picierno, l'incontro è stato cancellato, si mormora con lo zampino del sindaco Lo Russo. Ed è scoppiata la polemica a sinistra. L'iniziativa era promossa dalla sezione locale dell'Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti (ANPPIA), pare poi sconfessata dalla sede nazionale. Durissimo Paolo Ferrero, segretario provinciale di rifondazione comunista di Torino, che in una nota se la prende con il sindaco: "Che nella città di Gramsci e Gobetti, città medaglia d'oro della resistenza, un sindaco del PD possa vietare una conferenza ad un noto esponente dell'accademia torinese perché contrasta con la vulgata del regime NATO in cui viviamo, significa solo che il fascismo si riproduce in forme diverse e una è quella impersonata dal sindaco Lo Russo”. E aggiunge: “Si vergogni, ripristini la conferenza e si renda conto che i partigiani sono morti sulle montagne torinesi perché a Torino non vi potesse più essere un podestà che vieta una conferenza contro le discriminazioni e la russofobia" Paradossalmente un segnale di distensione viene dal mondo liberale, dal professor Pier Franco Quaglieni del Centro Pannunzio, così distante da D'Orsi e dalle beghe della sinistra. “Chiedo che diano la parola al professore, altrimenti gli offro piena e totale l'ospitalità al Centro Pannunzio dove ovviamente potrà dire tutto ciò che vuole, in assoluta libertà. Perché il Centro Pannunzio è una libera agorà aperta a tutti i dissensi e a tutte le eresie.Quanto accaduto sembra quasi un fatto di cannibalismo in famiglia perché il Polo del ‘900 è da sempre settario a senso unico verso le idee liberali, moderate, considerate in modo censorio di destra.”
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Il Resto del Carlino
