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Conclave, quell'abbraccio di Re a Parolin. Nuzzi: "Doppio augurio per...". L'ipotesi
07-05-2025, 21:20
"Auguri... e doppi". Le parole che il cardinale decano Giovanni Battista Re ha detto al cardinale Pietro Parolin, durante lo scambio della pace nella messa Pro Eligendo Pontefice, con tanto di abbraccio, sono sembrate a molti un gesto di endorsement e, proprio per questo, hanno attirato l'attenzione di tutti i media. Se ne è discusso anche a 4 di sera, il programma di politica e di attualità condotto da Paolo Del Debbio. Ospite in studio e in attesa, insieme agli altri ospiti, di sapere quale fosse il risultato della prima votazione dei cardinali elettori, Gianluigi Nuzzi ha voluto frenare la macchina di ipotesi e di supposizioni che quella scena ha scatenato. "L'errore del doppio augurio" ha certo portato i giornalisti "a fare previsioni, ad anticipare l'esito del Conclave", ha ammesso il conduttore di Quarto Grado. Tuttavia, bisogna ricordare che il rito che avviene nella Cappella Sistina "ha una dimensione più spirituale, più seria". Accordi pre-Conclave e sotto gli occhi di tutti, secondo Nuzzi, sono da escludere. Per avvalorare la sua tesi, il giornalista ha anche commentato: "Non so esattamente quanto Parolin e Re siano così uniti e amici, magari c'era un filo di ironia o magari c'era anche una cosa più simpatica". L'ipotesi, per l'ospite di Paolo Del Debbio, è una. Quel gesto, che trasmesso in mondovisione ha risvegliato i sostenitori di intrighi e trame, potrebbe essere "un doppio augurio (a Parolin, ndr), visto che lo hanno dato come papabile e va a gestire le votazioni, queste giornate di Conclave, che comunque è una grandissima responsabilità", ha concluso.
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Il Tempo
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