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"Condanna sarebbe figuraccia per l'Italia". Open Arms, Salvini incassa il sostegno di Musk
19-12-2024, 22:22
Il giorno più lungo per Matteo Salvini. Il vicepremier e leader della Lega sarà nell'aula del carcere Pagliarelli di Palermo in attesa della sentenza per il processo sul caso Open Arms. Sotto accusa per sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio per aver impedito lo sbarco a Lampedusa di una nave della Ong spagnola con 147 migranti a bordo nell'agosto 2019, quando era ministro dell'Interno, rischia 6 anni di carcere e 1 milione di euro di danni. Lui si mostra tranquillo: "Non c'è la galera. Se mi assolvono, vorrà dire che è stato riconosciuto il mio lavoro. Se mi condannano farò ricorso in appello perché la riterrei una profonda ingiustizia, non a me, al Paese", dice in un video sui social. Alla vigilia della sentenza, il vicepremier va a Bruxelles per il vertice dei Patrioti preparatorio al Consiglio europeo, incassa la solidarietà degli alleati europei e, in un'intervista al quotidiano olandese "De Telegraaf", commenta: "Una eventuale condanna? Per l'Italia sarebbe una figuraccia. Costituirebbe un pericoloso precedente. I ministri di tutta Europa potrebbero chiedersi se potranno fermare i migranti. Credo che questo sia il primo processo politico in Occidente su una questione politica che, tra l'altro, all'epoca era sostenuta dall'intero governo. Inoltre quello che ho fatto era in linea con il programma elettorale della Lega che gli italiani avevano votato. Una condanna costituirebbe quindi un sovvertimento delle regole democratiche". Torna a parlare del caso Open Arms anche Elon Musk, numero uno di X, Tesla e SpaceX, che twitta in inglese: "È assurdo che Salvini venga processato per aver difeso l'Italia". Pronta la risposta del segretario leghista nella stessa lingua: "Grazie per la tua solidarietà, Elon Musk. Difendere i confini dell'Italia era un mio dovere e sono orgoglioso di ciò che ho realizzato. Che io venga condannato o assolto, la nostra lotta per la libertà e la sicurezza in Italia e in Europa continuerà". Non si contano poi le dichiarazioni dei colleghi di partito a sostegno di Salvini, dopo la vicinanza espressa nelle ultime ore dalla premier Giorgia Meloni e dall'altro vicepremier, Antonio Tajani. Tra gli altri, il vicesegretario del Carroccio, Andrea Crippa, commenta: "Difendere l'Italia è un reato? Per noi della Lega la risposta è e sarà sempre no. Presto sapremo se anche al tribunale di Palermo la pensano così. Noi sappiamo che Matteo Salvini è nel giusto. Lo sappiamo noi, lo sanno gli italiani e lo sanno all'estero. È un processo politico? Ai posteri l'ardua sentenza". Intanto, la Lega Sicilia, come annunciato dal senatore e commissario regionale, Nino Germanà, ha organizzato un "direttivo straordinario" a Palermo, con il vicesegretario Claudio Durigon, i deputati regionali e nazionali siciliani, i commissari provinciali e gli esponenti del partito dell'isola per esprimere solidarietà a Salvini. Che confessa: "Non sono preoccupato, anzi sono orgoglioso di quello che ho fatto e sono curioso di vedere come andrà a finire. Stiamo insieme".
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