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Congresso Flaei-Cisl, Amedeo Testa propone regista unico del sistema elettrico
27-05-2025, 14:17
Nel nome dell'“Italia che partecipa vince”, si è svolto ad Assisi, presso l'Hotel Domus Pacis, il XX Congresso nazionale della Flaei-Cisl, il sindacato leader del comparto elettrico italiano. Oltre 100 i delegati presenti, con una significativa partecipazione anche di rappresentanze estere. Tre giorni di lavori – dal 21 al 23 – durante i quali si sono confrontati sul palco esponenti delle istituzioni, della politica, del mondo del lavoro e delle aziende protagoniste della transizione energetica nazionale. A fare gli onori di casa, Amedeo Testa, riconfermato Segretario generale della Flaei-Cisl, che nella sua relazione introduttiva ha aperto con un saluto a Papa Leone XIV, “per l'evidente richiamo alla dottrina sociale della Chiesa”. Testa ha poi illustrato gli obiettivi strategici del sindacato: una nuova governance per la transizione energetica, apertura al nucleare, definizione dei contenuti della recente proroga delle concessioni, piena attuazione della legge sulla partecipazione dei lavoratori alle scelte d'impresa – da sempre battaglia storica della Cisl – e infine l'importanza della formazione per creare una nuova classe dirigente. Accanto a lui, la Segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola, ha ribadito il ruolo di un sindacato moderno: non solo bandiera dei diritti e delle tutele, ma attore responsabile delle sfide future che riguardano tutti, dai cittadini alle famiglie. Il momento culminante del congresso è stata la tavola rotonda “Reti elettriche, mercati e governance”, che ha visto la partecipazione del Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin e dei massimi rappresentanti del settore elettrico: Stefano Besseghini (Presidente Arera), Filippo Brandolini (presidente Utilitalia), Gian Luca Artizzu (Amministratore delegato Sogin) e Guido Bortoni (Presidente Cesi). Al centro del dibattito, lo studio scientifico elaborato dal RIE – a cura dei professori Alberto Clò e Andrea Repetto – che analizza le criticità e i risultati negativi delle liberalizzazioni introdotte dal Decreto Bersani del 1999. Secondo lo studio, tali politiche avrebbero comportato un aumento delle bollette per i cittadini, una dispersione di risorse e l'irreversibile impoverimento del capitale umano del settore – i cosiddetti “uomini del traliccio” – a causa di esternalizzazioni spesso inefficaci. Nel corso della tavola rotonda, il Segretario Testa ha avanzato una proposta destinata ad alimentare il dibattito: “Serve una gestione pubblica della rete nazionale e un regista unico del sistema elettrico. Questo ruolo – ha affermato – deve essere affidato allo Stato. Proponiamo una riunificazione nazionale degli impianti di rete e una conduzione pubblica della loro operatività. Non si tratta di tornare indietro, ma di guardare avanti con coraggio e visione". Il Ministro Pichetto Fratin ha accolto con apertura la proposta: “Concordo sull'esigenza di una valenza pubblica a garanzia della rete”, ha dichiarato. Un dialogo, quello tra la Flaei-Cisl e il governo, che appare destinato a proseguire.
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