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Kaufmann torna Italia e va in carcere a Rebibbia. Caos e crisi sul volo: giallo sul malore
Ieri 11-07-25, 22:48
Francis Kaufmann, alias Rexal Ford, è arrivato nel pomeriggio nel carcere romano di Rebibbia dopo essere stato estradato dalla Grecia, dove era stato arrestato lo scorso mese con l'accusa di duplice omicidio. Il 38enne cittadino americano è sospettato dell'uccisione della 29enne Anastasia Trofimova e della figlia Andromeda di appena 11 mesi, trovate morte il 7 giugno scorso nel parco di Villa Pamphili, in circostanze ancora tutte da chiarire. Prima del trasferimento nel penitenziario, Kaufmann è stato condotto al policlinico Tor Vergata per accertamenti. I medici lo hanno giudicato idoneo al regime carcerario, ma il suo rientro in Italia non è stato affatto tranquillo. Durante il volo di rimpatrio, l'uomo avrebbe avuto una violenta crisi: ha aggredito verbalmente gli agenti di scorta, urlando di essere stato picchiato e minacciando di denunciare tutti i presenti. Per tutta la durata del viaggio è apparso in uno stato visibilmente alterato, forse in preda a una crisi d'astinenza da alcol. All'arrivo a Ciampino, Kaufmann ha accusato un malore, che ha reso necessario il trasferimento d'urgenza in ospedale. All'esterno del pronto soccorso del policlinico di Tor Vergata si sono schierate decine di agenti, in divisa e in borghese, per garantire la sicurezza durante la visita medica del presunto killer di Villa Pamphili. Solo dopo gli esami, tra cui una Tac, l'uomo è stato condotto nella sezione protetta del carcere di Rebibbia, dove resterà in custodia cautelare in attesa dell'interrogatorio di garanzia, che dovrebbe svolgersi entro cinque giorni da oggi. La Procura di Roma, sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, contesta a Kaufmann il reato di duplice omicidio volontario. Secondo gli inquirenti, ci sarebbero "forti elementi di responsabilità" a suo carico, anche se l'indagine è ancora nella sua fase iniziale. Nel frattempo i genitori di Anastasia Trofimova sono giunti a Roma per seguire da vicino l'evoluzione del caso. I loro legali, Arturo Salerni e Mario Angelelli, hanno sottolineato che "è un momento di dolore assoluto. Nessun processo potrà restituire la vita ad Anastasia e alla piccola Andromeda, ma c'è piena fiducia nella giustizia italiana". Gli avvocati hanno anche evidenziato la possibilità che la difesa di Kaufmann possa invocare l'infermità mentale, ipotesi che dovrà essere valutata con attenzione: "Sarà il giudice a stabilire se ci sono gli estremi per questa linea difensiva. Al momento ci attendiamo solo l'interrogatorio e l'avvio del processo". Un dettaglio emerso durante le indagini riguarda un precedente fermo di Kaufmann prima del delitto. Questa circostanza potrebbe aprire a nuovi scenari giudiziari, con possibili responsabilità da parte delle forze dell'ordine che lo avevano già identificato. "La costituzione di parte civile — ha precisato l'avvocato Salerni — avverrà nei confronti di chi sarà imputato dell'omicidio. Se emergeranno ulteriori responsabilità, lo sapremo solo alla chiusura delle indagini”.
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