s

Conte sfrutta le inchieste per far le scarpe a Schlein. E il M5S si sfila nelle Marche
Ieri 24-07-25, 11:10
Prima ti sposo poi ti rovino, il remake. Storie di un'alleanza che passa il tempo a darsele di santa ragione, ogni scivolata di lei, diventa per lui l'occasione di una pubblica scenata. Lei, Elly Schlein, ripete «siamo testardamente unitari», lui, Giuseppe Conte, appena può si scaglia contro la “partner”. Insomma non si direbbe “amore”. L'ultimo rovinoso scontro dalle parti di Ancona, un appuntamento importante, non a caso l'Ohio di Italia, l'unico vero premio in Palio nel voto regionale d'autunno. Matteo Ricci, candidato nelle Marche dal campo largo in formato extralarge, martedì è raggiunto da un avviso di garanzia per il reato di corruzione continuata, fatti risalenti all'epoca in cui era sindaco di Pesaro. L'ex sindaco salirà le scale della Procura il 30 luglio, nell'indagine in corso coinvolte a vario titolo altre 23 persone. Da via di Campo Marzio la reazione è immediata, ferale: «Devo studiarmi le carte che lo riguardano», annuncia con l'aria da severissimo professore, Giuseppe Conte. Di fatto il M5S sospende la campagna elettorale. La capogruppo pentastellata nelle Marche, Marta Ruggeri, è conseguente: la sua iniziativa prevista oggi a Fano viene annullata. L'alleanza è nel panico: i Cinque Stelle sono capaci di tutto, sibilano inquieti dallo staff dell'eurodeputato precipitato in "Affidopoli". La minaccia di ripartire da zero non viene esclusa: «Siamo appesi alla direttissima di Conte», allargano le braccia in Transatlantico. Dal Nazareno dopo 24ore si fa vivo il responsabile dell'organizzazione Igor Taruffi: «Siamo fiduciosi che Ricci andrà avanti come candidato presidente nelle Marche e il PD è pronto a fare al suo fianco la campagna elettorale». Un messaggio rivolto ai “parenti serpenti”, che già sognano di rimettere mano agli assetti del primo appuntamento elettorale d'autunno: le Marche andranno alle urne il 28-29 settembre. Anche Nicola Fratoianni ci mette una parola buona: «Ci auguriamo chela questione possa essere chiarita al più presto possibile». Il diretto interessato, Matteo Ricci, ieri ha partecipato ad un appuntamento organizzato a Lido di Fermo dal progetto civico dell'assessore capitolino Alessandro Onorato. Applausi dalla sala, ma nessuna dichiarazione. Insomma l'umore è quello che è. Prima dell'incidente a Pesaro, quasi con lo stesso copione, il M5S aveva intimato l'alt al sindaco di Milano Beppe Sala. Tecnica già ampiamente sperimentata, arrivano gli avvisi di garanzia, il M5S chiede le dimissioni dell'amministratore coinvolto. Un modo per dettare la supremazia all'interno del campo largo e per mandare in confusione il partito alleato. Oltre a Milano, Torino, l'inchiesta sulla Rear che ha coinvolto il deputato dem Mauro Laus, l'assessore Domenico Carretta e la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo. «É un quadro abbastanza desolante del vero sistema Torino», ha tuonato Alberto Unia, consigliere regionale pentastellato. Giuseppe Conte vede il referendum sulla separazione delle carriere come tappa del lungo inseguimento: il M5S dovrà essere il capofila del No alla riforma della giustizia. Intanto nel 2026 Elly Schlein avrà il suo bel da fare, tra indagati e minoranza interna in subbuglio, confidano i collaboratori dell'avvocato di Volturara Appula. Con un pensiero fisso: sfiancare la quasi amica del Nazareno.
CONTINUA A LEGGERE
1
0
0
Guarda anche
Il Resto del Carlino

Il presidente Acquaroli su Ricci: “Il caso non ci interessa, parliamo di programmi”
Il Tempo
19:42
Trump: "Hamas non vuole fare un accordo a Gaza"
Il Tempo
19:25
Debutta in Italia Renault 5 Turbo 3E, bomba sportiva
Il Tempo
19:22