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"Contraddicono i loro scopi", così la Comunità ebraica smaschera l'Anpi
27-01-2025, 21:52
Nel giorno dedicato alla memoria delle vittime della Shoah si accende la polemica tra la Comunità ebraica e l'Anpi. Già in precedenza la Comunità aveva deciso di disertare alcuni appuntamenti previsti in diverse città d'Italia, in aperto disaccordo con l'Associazione nazionale dei partigiani "rea" di definire "genocidio" il conflitto in Medioriente. Così stamani a Roma, a margine della deposizione della corona d'alloro sul muro del museo della Shoah, che ha visto la partecipazione della senatrice a vita Liliana Segre, il Rabbino Capo di Roma, Riccardo Di Segni, ha colto l'occasione per esprimere parole durissime nei confronti dell'Anpi: "L'Anpi di oggi non è più l'Anpi di un tempo - ha detto -. I partigiani, di quelli che hanno combattuto, esistono purtroppo molto pochi. Io sono figlio di un partigiano decorato e ho avuto anch'io la tessera dell'Anpi". Per Di Segni "l'Anpi è una galassia di realtà - ha detto -. Alcuni leader dell'Anpi si sono dimenticati gli scopi istituzionali, e stanno facendo delle battaglie di cui non si rendono conto, che contraddicono i loro scopi istituzionali, e questo crea un problema". Parole rispedite al mittente da parte del presidente dell'Anpi Gianfranco Pagliarulo, che intervistato da LaPresse ha ribadito come l'Associazione dei Partigiani abbia "mantenuto sempre la stessa linea, che è quella di due popoli in due Stati, fin dai tempi di Craxi e Andreotti. È evidente - ha detto Pagliarulo - che le cose cambiano, ma cambiano non per colpa dell'Anpi. Mi riferisco all'orribile massacro di Hamas del 7 ottobre e le stragi incommensurabili fatte in conseguenza da Netanyahu a Gaza", "quello che dice il rabbino non corrisponde a realtà". Lo stesso presidente Pagliarulo ha poi smorzato i toni invitando Di Segni ad un "chiarimento fraterno" nel nome della "massima unità". "Non abbiamo niente da nascondere - ha detto Pagliarulo - e sono convinto che una conversazione sincera, leale e aperta ci farà capire che ci sono molti più punti di convergenza che di divergenza". La tensione tra Anpi e Comunità Ebraica si accende nel giorno in cui sulla Piramide Cestia a Roma, qualcuno ha proiettato una frase contro le ong, che in qualche modo strumentalizzano la tragedia della Shoah accostandola al conflitto israeliano-palestinese. Una frase che la presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche d'Italia, Noemi Di Segni ha definito "una risposta alla distorsione. Credo che un dolore forte faccia scrivere determinate cose - ha detto -. Un dolore forte, fortissimo della distorsione che subiamo ogni giorno. Ed è una distorsione della memoria usare queste cose su Israele, sugli israeliani, sugli ebrei".
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