Cosa brucia sulla griglia di Hamas. L'editoriale di Tommaso Cerno

Chissà se gliel'avevano detto al nuovo testimonial della Festa dell'Unità, Ammar Hamadneh, che mentre lui sui suoi social invocava Allah perché bruciasse il popolo ebraico, insultava Liliana Segre («la nonnina che non sente, non vede, non parla»), celebrava i capi del terrorismo di Hamas a partire da Sinwar quanti maialini, salsicce, costolette stavano cuocendo allegri sulle mitiche griglie di quella che un tempo nera la festa della sinistra popolare. Ma tanto gliene importava poco perché di Islam in quanto a fede nelle sue parole e nei suoi progetti, come in quelli di tutti gli uomini che operano in Italia come ponti di Hamas, interessa ormai poco. Quello che importa è l'asse politico con una sinistra che sembra costruita su misura per importare in forma stabile nel nostro Paese il modello radicale di un islamismo che inneggia ormai apertamente alla jihad.   Tutti alla Festa dell'Unitàllah: l'abbraccio di #Pd e #Avs con l'architetto fan di #Hamas Il piano #Trump per #Gaza-#Riviera #Garlasco, un altro dna sul pollice di Chiara ⬇ Ecco la nostra prima pagina #buongiorno #1settembre #iltempoquotidiano pic.twitter.com/dwzPTnlRjc — IL TEMPO (@tempoweb) September 1, 2025   Il silenzio con cui Pd, M5S e Avs proteggono questi legami ormai solidi, con il mondo che progetta il califfato islamico in Medio Oriente, mostrano che c'è poco da aggiungere all'inchiesta de Il Tempo. Questo lo sappiamo. Ce lo ripetono ogni giorno le minacce degli Imam.  

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