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Così cambia la scuola. Valditara: "Riscopriamo la nostra identità"
Ieri 11-06-25, 08:42
Per l'italiano, il ritorno al valore della “regola” grammaticale e all'importanza della sintassi, poi il potenziamento della didattica della scrittura in corsivo, la centralità della storia dell'Occidente (la cui importanza dello studio è appoggiata da 7 famiglie su 10 secondo la recente indagine sul sistema scolastico di casa nostra svolta da Swg e Kpmg), un netto rilancio della Geografia fisica e politica, con la formazione del “pensiero spaziale” e l'apprendimento del codice della geo-graficità per approfondire i saperi delle relazioni sul territorio, il rafforzamento del legame con l'educazione civica e le tematiche di sostenibilità. Come pure il ritorno del latino e dell'apprendimento delle poesie a memoria, e l'informatica introdotta sin dalla scuola primaria. Ma anche gli investimenti sull'educazione al rispetto della donna e sull'educazione ai sentimenti positivi, e il concetto di docente visto come guida culturale ed educativa. Sono alcuni capisaldi delle Nuove Indicazioni Nazionali per la Scuola dell'infanzia, la primaria e la Scuola secondaria di primo grado partorite dal Ministero dell'Istruzione e del Merito. Un testo più sintetico e meno tecnico, l'ultima versione del documento, in cui vengono precisati gli obiettivi generali del processo formativo, già previsti dal Dpr 275/1999, organizzati per aree di competenza e articolati per ciascun grado scolastico, allo scopo di agevolare la progettazione didattica collegiale del curricolo. Ecco le principali novità. Le Nuove Indicazioni promuovono un'istruzione matematico-scientifico-tecnologica (STEM) integrata e interdisciplinare. Le STEM, in pratica, diventano un vero e proprio “laboratorio di idee” dove gli allievi sperimentano la conoscenza in modo attivo. Puntano sull'incisività del ruolo dell'insegnante, inteso come figura che opera in sinergia con famiglie e personale scolastico per rispondere ai nuovi bisogni formativi degli studenti. Sul consolidamento della calligrafia degli alunni e sulla centralità all'esercizio del riassunto perché – si sottolinea – «apprendere a riassumere è una conquista fondamentale per apprendere e pensare». Ampio spazio all'insegnamento di Arte e Immagine e della Musica. Tornano, inoltre, come accennato in precedenza, le poesie a memoria che, come attestato da numerosi studi neuroscientifici, rafforzano la memoria a breve e a lungo termine, l'attenzione e la concentrazione, stimolando altresì la sensibilità. Sul tema di peso del contrasto ai femminicidi, viene rafforzato il concetto di scuola che educa alle relazioni educative e ai sentimenti, investendo più in dettaglio specialmente sull'empatia. «Le Nuove Indicazioni Nazionali - spiega il Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara – affrontano alcune criticità della scuola italiana, così come emerse anche da diverse recenti ricerche. Si rafforzano le conoscenze in ambiti disciplinari strategici: dall'italiano alla matematica fino alla storia, alla geografia, alla lingua inglese e alle scienze, con un insegnamento orientato a sviluppare nei ragazzi un atteggiamento critico e consapevole, a riscoprire la nostra identità, a dare rilievo alla cultura della regola, con una rinnovata attenzione verso grammatica e sintassi». «Valorizziamo lo studio del latino – prosegue Valditara - che abitua al ragionamento e alla logica. Diamo importanza ad arte e musica per sviluppare sensibilità e amore per la bellezza», concludendo: «Non si può essere cittadini italiani se non si sa situare il fiume Po, il Monte Bianco o non si conoscono le regioni italiane: da qui una forte attenzione alla geografia». Il testo del documento è stato inviato al CSPI (Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione) che avrà una ventina di giorni di tempo per produrre osservazioni, in seguito il passaggio al Consiglio di Stato, prima del decreto a firma dal Ministro.
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