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"Cura cambiata per la terza volta". Come sta Papa Francesco
18-02-2025, 08:44
Papa Francesco «continua ad essere apiretico e sta proseguendo la terapia prescritta», ma «le condizioni restano stazionarie». Questo, in sintesi, il secondo aggiornamento della giornata di ieri fornito in serata dal portavoce e direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni. Assenza di febbre, quindi, ma lo stato di salute complessivo del pontefice continua a destare seria preoccupazione. Quello emesso in serata è peraltro (una novità da quando Bergoglio è stato ricoverato venerdì scorso al Policlinico Agostino Gemelli) il secondo bollettino quotidiano; nei giorni precedenti, infatti, era stata resa nota una sola comunicazione scritta, sempre intorno alle 18. Ieri, invece, già verso le 13 è stato emesso a sorpresa un bollettino in cui si parla di «quadro clinico complesso», che conseguentemente richiederà «una degenza ospedaliera adeguata». Nella nota antimeridiana si è avuto quindi un quadro più definito delle reali condizioni di salute di Francesco, anche perché diversi esami microbiologici a cui è stato sottoposto nelle giornate precedenti hanno avuto bisogno di un certo lasso di tempo per i risultati. Il responso delle indagini cliniche ha comportato un ennesimo cambio di terapia perché hanno «dimostrato una infezione polimicrobica delle vie respiratorie». Questa è la terza volta che le terapie antibiotiche a cui è sottoposto il Santo Padre vengono cambiate. Da principio si era partiti, quando era ancora in degenza domiciliare a Santa Marta, con il cortisone inoculato mediante flebo; successivamente, una volta ricoverato, il quadro farmacologico era stato «leggermente modificato», come aveva reso noto già nella giornata di sabato scorso lo stesso portavoce Bruni. Adesso, vista l'aggressione alle vie respiratorie da parte di batteri di origine diversa - è presumibile si tratti del mycoplasma pneumoniae, dello streptococco e dello stafilococco, che circolano insistentemente proprio in questo periodo – è stato deciso un ennesimo cambio in corsa per scongiurare una possibile polmonite che, per un uomo di 88 anni a cui manca un lobo polmonare da quando ne aveva 21, potrebbe essere rischiosissima. Papa Francesco è comunque «sereno», come viene specificato costantemente nei vari aggiornamenti divulgati dalla Sala Stampa, ed è particolarmente «toccato dai numerosi messaggi di affetto e vicinanza che continua a ricevere in queste ore». Durante le giornate trascorse al Gemelli, si fa sapere, il pontefice alterna la costante preghiera a momenti di riposo e, al mattino, si dedica anche alla lettura di qualche quotidiano. Sui tempi della degenza, che inizialmente si supponeva sarebbe durata cinque o sei giorni, non c'è ancora chiarezza. Quel che è certo è che i medici hanno disposto che essa sia «adeguata» alle condizioni indiscutibilmente critiche dell'augusto paziente.
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