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Da domani Cappella Sistina chiusa. Il cardinale Marx: "Il Papa sarà eletto presto"
Oggi 27-04-25, 07:44
La Cappella Sistina sarà chiusa al pubblico a decorrere da lunedì 28 aprile «per le esigenze del Conclave». E sono sospese tutte le visite ai Giardini Vaticani e alla Necropoli della Via Triumphalis. I cardinali, in vista del conclave più affollato di sempre, risiederanno nella Casa Santa Marta. La struttura alberghiera dove papa Francesco decise di vivere nel 2013 era stata già da tempo scelta come l'unica nella Città del Vaticano dove i cardinali possono dormire durante il conclave. Il punto oggi sono i numeri. Non solo per l'esito delle votazioni, ma anche per le stanze. Francesco ha creato infatti ben 108 cardinali, ai quali si aggiungono i 22 indicati da Benedetto XVI e i cinque designati da Giovanni Paolo II. Nella Casa Santa Marta, che è gestita dalle Figlie della carità di San Vincenzo de' Paoli, ci sono però al massimo 106 suite e 28 stanze singole. La somma delle camere porterebbe a 134 posti letto, ma la realtà è differente. Vanno fatte alcune sottrazioni. In sala stampa della Santa Sede è stato infatti confermato che le due stanze di Francesco alle quali sono stati apposti i sigilli non torneranno disponibili prima dell'elezione del nuovo papa, dunque solo a conclave concluso. Le camere che mancherebbero all'appello sarebbero allora 14, quasi tutto un piano di Santa Marta. Ci potranno davvero stare tutti? Un aiuto arriva dal fatto che due cardinali mancheranno per motivi di salute: si tratta dello spagnolo Antonio Canizares e del bosniaco Vinko Puljic, entrambi quasi ottantenni, il limite di età per poter votare. Un altro nome che torna è quello di Giovanni Angelo Becciu, porporato sardo coinvolto nello scandalo della compravendita-truffa del palazzo di Sloane Avenue, nel centro di Londra. Nel 2020 Francesco lo aveva sospeso, togliendogli i «diritti connessi al cardinalato», ma non i doveri: tra questi figura l'elezione di un nuovo papa, che si terrà nella Cappella Sistina, ma con pernotto a Santa Marta. E intanto già si parla della possibile durata del Conclave. «Durerà pochi giorni», secondo il cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco, che ha parlato con i giornalisti a Villa Mater Dei a Roma. Per il porporato tedesco in questi giorni di lutto «si è potuto vedere il sentimento del popolo di Dio che i cardinali non possono ignorare. La Chiesa c'è per essere al servizio della gente». Alla domanda se il prossimo papa sarà italiano, Marx ha detto: «Tutto è aperto. Non è una questione di lingua, Paese o cultura - ha sottolineato - C'entra la persona. Non è questione che sia conservatore o progressista. È una questione di credibilità e di dialogo. Il nuovo Papa deve aver chiara l'importanza del Vangelo in tutto il mondo. Deve avere una visione universale» come Francesco che «dava questi impulsi. E il nuovo Papa dovrebbe essere in questo solco di credibilità. Deve sapere comunicare con la gente. È una questione di guardare il Vangelo». «Per il Papa la cosa più importante è praticare il Vangelo, dare speranza, illuminare ogni uomo su questa terra, dai politici ai leader, ma anche le persone comuni», il pensiero del cardinale Gerhard Muller. «Ci sono stati degli interventi - racconta - all'interno delle Congregazioni in cui è affiorato che un Papa dovrebbe accendere la speranza. Questa riflessione aiuta certamente a far luce su chi potrà essere il prossimo successore di Pietro».
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