s

"Qualcosa non torna": i genitori di Simona Cinà chiedono verità sulla morte della figlia
Oggi 03-08-25, 19:19
Non c'è modo di darsi pace per i genitori di Simona Cinà, la ragazza siciliana di 21 anni morta durante una festa di laurea in una villa con piscina a Bagheria - in provincia di Palermo - nella notte tra il 1º e il 2 agosto. "Voglio sapere solo perché, come è morta mia figlia, cosa le è successo", è il grido di dolore della mamma della studentessa e pallavolista. Al quale si unisce quello del papà: "Vogliamo chiarezza sulla fine di nostra figlia", si è sfogato l'uomo aggiungendo un dettaglio sul quale la procura di Palermo sta indagando. E cioè l'accurata opera di pulizia della casa e della piscina che è stata fatta prima della chiamata al 118, avvenuta tra le 4.10 e le 4.13, e del conseguente arrivo dei soccorsi. "C'erano solo bottiglie d'acqua, la piscina era pulita, noi abbiamo chiamato per avere notizie su mia figlia alle 4.45 perché prima non sapevamo nulla. Dov'è finito l'alcool? Mia figlia era una sportiva, era un pesce in acqua. Vogliamo sapere cosa è successo". Anche il legale della famiglia vittima, Gabriele Giambrone, trova assurdo lo stato in cui è stato trovata la zona esterna della villa: "Non è normale che c'erano solo bottigliette d'acqua e la piscina era pulita". L'autopsia sul corpo di Simona Cinà verrà effettuata tra lunedì 4 e martedì 5 agosto. Solo a quel punto gli inquirenti avranno un primo dato di fatto da cui partire: la causa della morte. Sono in corso i colloqui con i testimoni presenti al party ma, al momento, non ci sono indagati e non è stata scartata alcuna ipotesi, nemmeno quella per cui possa essersi trattato di un malore in piscina, dato che è stata trovata in costume da bagno. Molte delle persone sentite sostengono di avere lasciato la villa poco dopo le tre, e di non sapere nulla. Ancora da stabilire il perché del mancato tempestivo intervento, di come nessuno si sia accorto che la ragazza non si muoveva e, anche dopo, ci sia stato un ritardo enorme nel chiamare i soccorsi. Secondo quanto emerge, nonostante la piscina fosse molto piccola e alla festa fossero invitate più di 80 persone, il corpo della giovane sarebbe rimasto in acqua per diversi minuti prima che qualcuno si accorgesse di quanto accaduto. All'arrivo dei carabinieri tutta l'area attorno alla piscina era stata ripulita, le bevande fatte sparire e nei sacchi di plastica c'erano solo delle bottigliette di acqua, vuote. Anche i due fratelli, la gemella Roberta e Gabriele, hanno notato dei dettagli strani: "Quando siamo arrivati, il corpo di nostra sorella era già a bordo piscina, era coperto da un telo, con il costume. C'erano le pattuglie dei carabinieri e l'ambulanza. Ma ci sono tante cose che non tornano: era una festa di laurea ma non abbiamo visto la torta, non abbiamo trovato alcolici. Quando siamo arrivati i ragazzi erano tutti bagnati, in silenzio. Non abbiamo trovato i vestiti di mia sorella, ma solo le scarpe". La speranza per i genitori di Simona è che il futuro potrà restituirgli almeno una verità sulla tragedia.
CONTINUA A LEGGERE
4
0
0
Guarda anche
Il Tempo
18:01
Papa Leone XIV: "Un mondo di pace è possibile"
Il Tempo
16:50