Da Gaza a Milano: Tajani accoglie il piccolo Adam

Ad accoglierli l'11 giugno alle 19:30 all'aeroporto di Milano Linate ci sarà il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Alaa e Adam, sopravvissuti a uno dei più tragici bombardamenti sulla Striscia di Gaza, stanno per arrivare in Italia insieme ad altri ottanta palestinesi bisognosi di assistenza medica. Meno di un mese fà, una bomba israeliana ha raso al suolo la casa di Alaa al-Najjar a Khan Younis. In un istante, la pediatra ha perso il marito Hamdi, i nove figli e tutta una vita. È rimasta solo lei, con Adam, il più piccolo. Dodici anni, ferito, ustionato, ma vivo. La mattina dell'11 giugno, alle prime luci dell'alba, i corridoi del Nasser Hospital si sono aperti per accogliere il personale dell'OMS. Un passaggio silenzioso, carico di dolore e speranza. Alaa e Adam sono stati accompagnati al confine, poi trasferiti all'aeroporto israeliano di Ramon, direzione Milano. Adam verrà subito ricoverato all'ospedale Niguarda. «Voglio salvarlo, è l'unica cosa che conta», ha detto Alaa al Corriere della Sera, stringendo forte la mano del suo unico figlio rimasto. Mercoledì è il giorno delle “uscite” da Gaza: le autorità israeliane lasciano che qualche ferito parta all'estero per essere curato. Lo zio Ali ha confidato al Corriere: «Siamo felici e grati al vostro governo. Adam deve ricevere le cure migliori. Solo, temiamo che si sentano soli». Anche lui vorrebbe raggiungere l'Italia, ma la burocrazia e la guerra lo trattengono. Non sono soli, però. Con loro arriveranno in Italia altri 16 bambini feriti, superstiti di un'infanzia che nella Striscia è diventata bersaglio. Più di ventimila minori uccisi negli ultimi venti mesi: un numero che racconta una tragedia collettiva.

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