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Da lunedì altri due mesi di caos: tram fermi e cantieri stradali
Oggi 04-10-25, 09:58
È iniziato il conto alla rovescia verso quello che ha tutta l'aria di essere l'ennesimo, lungo sconvolgimento della viabilità targato Roma Capitale. Da lunedì, infatti, ripartiranno i lavori di ristrutturazione della Tangenziale est, nel tratto sopraelevato, e per due mesi fino al 5 dicembre sulla Prenestina verrà imposto il restringimento della carreggiata fra piazzale Prenestino e piazza Caballini. Facile immaginare gli effetti nefasti sul traffico, seppure per lavori inevitabili visto il degrado strutturale della sopraelevata, ma ad aggravare la situazione ci si metterà anche lo stop di tutte le linee tram della Capitale che, sempre da lunedì, durerà 60 giorni. Comune e Atac metteranno a disposizione i soliti bus navetta, che fino al 7 dicembre saranno gratuiti, ma l'effetto collaterale rischia di essere un ulteriore congestionamento della viabilità in tutte le zone interessate. Una situazione potenzialmente esplosiva (l'ennesima degli ultimi anni e oltretutto dopo giorni di cortei pro-Pal e scioperi) di cui in Campidoglio sono consapevoli, tanto che ieri nella Sala delle Bandiere di Palazzo Senatorio gli assessori alla Mobilità, Eugenio Patanè, e ai Lavori pubblici, Ornella Segnalini, hanno cercato di spiegare i motivi del cantiere multiplo. «Il cantiere (della Tangenziale est, ndr) è arrivato a una fase in cui le lavorazioni interferiscono con la rete elettrica dei tram: una condizione che rende temporaneamente incompatibile l'esercizio del servizio tranviario», ha detto l'assessore Segnalini, mostrando sullo schermo lo stato di ammaloramento del calcestruzzo della sopraelevata, la vernice ormai di un colore indefinibile e le colature d'acqua piovana lungo i piloni. Per questo, con 600 mila euro di fondi del Giubileo, Anas sta per avviare la seconda fase del maxi intervento di manutenzione straordinaria da oltre 14 milioni. Lato mobilità però, visto che bisognerà staccare la linea elettrica all'uscita dei depositi di Porta Maggiore e Prenestina, si è deciso di approfittarne per anticipare una serie di lavori su binari dei tram, per circa 2,5 chilometri di armamento, e su sottostazioni e scambi di Celio, Ostiense e Galeno che erano previsti nel 2026. «Per limitare quanto più possibile i disagi - ha aggiunto l'assessore Patanè- Atac ha messo a punto un servizio sostitutivo gratuito per ciascuna linea tranviaria, che ci consentirà di avere la stessa capacità di passeggeri». La promessa è di svolgere molte più corse del solito, per ridurre i tempi di attesa alle fermate: 444 corse per la navetta del 2 (+32% rispetto ai passaggi del tram); 325 per quella del 3 (+80%); 248 per il 5 (+31%); 824 per l'8 (+155%); 316 per il 14 (+31%) e 208 sulla linea 19 (+17%). Frequenze diverse significa anche passaggi differenti rispetto a quelli consueti del tram, per questo il direttore generale di Atac, Paolo Aielli, ha assicurato che i nuovi orari verranno comunicati agli utenti per tempo. Ma se i servizi per i viaggiatori sembrano in qualche modo assicurati, meno chiaro (visto che l'argomento non è stato affrontato ieri in Campidoglio) è come il Comune si è organizzato per affrontare e mitigare i disagi di questi due mesi di passione per gli automobilisti. Una risposta ha provato comunque a darla l'assessore Patanè: «È chiaro che quando i bus andranno sulle corsie dedicate alle auto, ad esempio sulla via Prenestina, ci sarà un aggravamento del traffico. Ma la gratuità delle navette può incentivare a prendere il mezzo pubblico e a lasciare la macchina». La riuscita della strategia capitolina si vedrà sul campo.
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