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'Dal rischio infezioni alla solastalgia', così il caldo rovina la salute
07-11-2024, 12:42
Milano, 7 nov. (Adnkronos Salute) - "L'aumento delle temperature ha effetti diretti sulla salute umana: aumenta il rischio di malattie trasmesse attraverso acqua, cibo, insetti e parassiti", oltre ad avere un impatto psicologico per descrivere il quale è stata perfino inventata una nuova parola: "Solastalgia". E' il monito della Società italiana di medicina ambientale (Sima), dopo i nuovi dati diffusi dal Copernicus Climate Change Service: il 2024 sarà l'anno più caldo mai registrato, ha informato Copernicus, e la temperatura media globale sarà più di 1,5 gradi sopra i livelli preindustriali. "Il surriscaldamento globale altera l'equilibrio di tutti gli ecosistemi, minacciando gli elementi essenziali della vita umana come acqua, aria e cibo, e modifica la frequenza e la distribuzione di molte malattie infettive", spiegano gli esperti della Sima. "L'aumento delle temperature medie - precisano - crea le condizioni ideali per la trasmissione di molteplici agenti patogeni: grazie alla maggiore umidità proliferano ad esempio zecche, zanzare e parassiti che diffondono malattie anche gravi come il virus Zika, la febbre Dengue e la malaria. Ma a crescere è anche il rischio di malattie idrotrasmesse: piogge intense e alluvioni, eventi direttamente connessi al cambiamento climatico, fanno straripare corsi d'acqua e mandano in tilt le reti fognarie, diffondendo tra la popolazione agenti virali quali virus delle epatiti A ed E, enterovirus, adenovirus, norovirus, rotavirus, contaminando anche la catena alimentare". Sempre sul fronte cibo, "l'innalzamento delle temperature medie incrementa la sopravvivenza delle cisti di protozoi patogeni e i batteri responsabili di alcune sindromi gastroenteriche, anche a causa della contaminazione di alcuni prodotti alimentari, come ad esempio i prodotti ittici". "A tali fenomeni si associa" poi l'aspetto "psicologico, che non deve essere sottovalutato - avverte il presidente Sima, Alessandro Miani - E' stato di recente coniato il termine 'solastalgia' per indicare proprio l'angoscia provocata dal drastico cambiamento del clima: gli eventi climatici estremi provocano uno stato di stress e ansia tra i cittadini più vulnerabili, che può sfociare in disturbi post-traumatici e addirittura in suicidi".
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