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Dal velo alla Fatwa: alunni ancora a lezione dall'imam in moschea
Oggi 21-05-25, 07:30
Di nuovo bambini in gita scolastica in moschea. Dopo il caso di Susegana, nel trevigiano, con gli alunni in ginocchio verso la Mecca, stavolta tocca agli studenti di due classi dell'istituto comprensivo statale Anna Frank e della scuola primaria Bernardino Luini di Sesto San Giovanni andati a lezione direttamente dall'imam. Una storia che solleva più di un interrogativo. Il principale, quello più urgente da derimere, è comprendere se sia giusto imporre, a bambini italiani di otto, dieci o dodici anni, una «lezione» per «imparare» cosa sia l'islam, quali siano le sue origini e quali le sue peculiarità. Il video dell'incontro, tenutosi lunedì scorso alla presenza anche di due insegnanti, è stato pubblicato sia su Facebook che su Tik Tok direttamente dall'imam del centro culturale islamico di Sesto San Giovanni, Abdullah Tchina. «Troviamo francamente inaccettabile che per l'ennesima volta ci siano attività scolastiche che prevedano gite o lezioni in moschea con un formato molto simile a una specie di indottrinamento dei più piccoli - hanno affermato il vicesegretario della Lega, Silvia Sardone e il sindaco di Sesto, Roberto Di Stefano - Ci troviamo di fronte a una deriva incomprensibile». L'aspetto più grottesco dell'intera vicenda è il rumoroso silenzio della sinistra che per decenni, ha rivendicato a gran voce la volontà di difendere la laicità dello Stato, giudicato come un valore non contrattabile. Fosse stata organizzata una gita in una chiesa cattolica non si conterebbero le interrogazioni parlamentari e le prese di posizione degli esponenti della rive gauche della politica italiana. Che, al contrario, applaude all'Università di Fiesole che voleva trasformare il nome del Natale in Festa d'Inverno, chiede che vengano nascosti crocifissi e presepi e sollecita la cancellazione dei canti natalizi nelle scuole. «Assistiamo a gite in moschea a Treviso, lezioni di Corano in classe come successo a Crema, scuole che chiudono per il Ramadan come a Pioltello, circolari che invitano a non fare merenda durante il ramadan come accaduto a Soresina o corsi di velo islamico promossi da un istituto di Abbiategrasso – hanno aggiunto Sardone e Di Stefano - Su molti valori, a partire dai diritti delle donne o sulla poligamia, la religione islamica è spesso in contrasto con le nostre leggi». Nel video, lungo ben trentasei minuti, l'imam ha parlato persino di jihad: «C'è un versetto che dice uccideteli dovunque li troverete, e viene riportato anche dai media. Però un altro versetto dice: combattete contro coloro che vi combattono e non siate ingiusti. E i dottori della Legge hanno commentato come non potete iniziare la guerra. Perciò, quando si tratta di autodifendersi, avete il santo diritto, come in tutte le culture e religioni». Un alunno ha chiesto delucidazioni sul velo. Una donna del centro islamico, presente all'incontro, ha spiegato che «se una è musulmana segue tutto quello che ha detto. Anche Maria portava il velo, no? Dio ci ha detto di portarlo. Non lo metto perché mio marito è geloso, non lo metto perché mio padre me l'ha detto. Non serve a niente indossarlo senza convinzione».
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