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Dall'impronta al tè al Fruttolo, il sospetto di Bruzzone: "Perché salta fuori solo ora?"
Ieri 03-07-25, 17:23
Si sta sgretolando il castello di accuse nei confronti di Andrea Sempio? La domanda campeggia nella puntata di giovedì 3 luglio di Ore 14, il programma condotto da Milo Infante su Rai 2 il cui si parla tra l'altro delle consulenze svolte nella nuova inchiesta in cui è indagato per omicidio in concorso nel delitto di Garlasco l'amico del fratello di Chiara Poggi. Per la vicenda è in carcere con una condanna definitiva l'allora fidanzato della 26 uccisa il 13 agosto del 2007, Alberto Stasi. L'impronta 33, fa notare la criminologa Roberta Bruzzone che cita le conclusioni dei consulenti della difesa del 37enne amico del fratello della vittima, "non è un'impronta leggibile. Ci sono al massimo 7-8 minuzie realmente comparabili e temo che purtroppo il lavoro dei consulenti della procura" di Pavia, che l'attribuiscono a Sempio, "non sia stato proprio tra i più solidi". Mentre prosegue l'incidente probatorio, si parla anche del dna di Stasi e di Chiara Poggi trovato rispettivamente sui famosi Estathè e Fruttolo. In precedenza si era parlato di possibili tracce lasciate al mattino da uno più persone. "A me ha colpito molto che si era parlato di questa grande colazione con gli assassini. Adesso è diventato come se fosse normale che era stato Stasi" a bere il tè freddo, "ma non si capisce bene quando", spiega Stefano Zurlo de il Giornale. "Non risulta che Stasi avesse mai parlato di questo", mentre ha parlato della birra della sera prima. "E questo non vuol dire che non l'abbia bevuto nel corso della sera perché resta a casa di Chiara fino a l'una di mattina più o meno"; chiarisce Zurlo. "Nessuno potrà stabilire con assoluta certezza quando Stasi lo ha bevuto", commenta Bruzzone, "è significativo che ci sia il suo Dna e solo il suo sull'Estathè. Peraltro è una cannuccia quindi credo che non ci possano essere interpretazioni alternative"; continua la criminologa. Curioso "che questa storia che lui fosse un bevitore appassionato" di questo tè freddo "come dice il suo avvocato in diverse circostanze, salti fuori solo ora. Perché abbiamo fior di filmati che dimostrano che c'era un certo investimento dal punto di fiducia e di speranza nel materiale" trovato nella spazzatura, afferma la criminologa. "La narrativa dominante fino a tre giorni fa era che ha mangiato il Fruttolo e ha bevuto l'Estathè era l'assassino", conclude.
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