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De Luca boccia Fico in Campania: “Non ha mai amministrato nulla”
Oggi 03-09-25, 08:01
L'estate delle porte girevoli al Nazareno, in Puglia Michele Emiliano decide di uscire di scena, in Campania Vincenzo De Luca non ha alcuna intenzione di mettersi da parte. La svolta pugliese, dopo una settimana di pressioni, matura nel tardo pomeriggio in una nota diffusa da Elly Schlein. «Ringrazio Michele Emiliano per essersi messo con generosità a disposizione del partito e per aver deciso di non candidarsi alle prossime regionali», scrive la segretaria dem. Il governatore in carica potrebbe essere omaggiato di un incarico nazionale (o di un assessorato da esterno), prima del trasferimento in Parlamento. Il diktat di Antonio Decaro riguarda anche l'altra “balia”: Nichi Vendola al quale l'eurodeputato chiede «un gesto di generosità». L'ex governatore risponde a stretto giro: «È una questione di autonomia e non di rispetto». Se a Bari, dopo tanta tensione accumulata, si tira un sospiro di sollievo, all'ombra del Vesuvio il protagonista assoluto resta l'inesauribile Vincenzo De Luca. «È legittimo domandarsi se sia la scelta migliore quella di impegnare nel Governo della Regione più difficile d'Italia un esponente politico che non ha mai amministrato nulla», non proprio una carezza. D'altra parte a parlare è il Governatore campano che agli ascoltatori di Rtl102.5, non lesina prelibatezze e giudizi sferzanti. Nel mirino Roberto Fico, l'ex Presidente della Camera, che è in procinto di assumere un nuovo lavoro: sarà il candidato del campo largo alla Presidenza della Regione Campania. Per l'ufficialità si aspetta l'arrivo a Napoli nelle prossime ore di Giuseppe Conte. L'accordo che ha consentito di sbrogliare la matassa è di quelli che hanno provocato un'epidemia a sinistra: De Luca è riuscito a rifilare una vera e propria strenna ad Elly Schlein. Una lista (“A testa alta”) a supporto della coalizione, un paio di assessorati in caso di vittoria, più la cessione del Pd campano al figlio Piero: insomma da “cacicco” a partner omaggiato. Una volta incassato il “premio”, l'ex sindaco di Salerno è tornato ad indossare le sue abituali vesti: irrefrenabile, caustico, senza peli sulla lingua. Come nell'intervista radiofonica di ieri: «Il patto con chi? Ma qualcuno si è interrogato che per due anni e mezzo il partito della Campania è stato sequestrato? È stata fatta un'operazione di civiltà». E sul figlio: «Piero De Luca è un dirigente politico che ha 25 annidi militanza alle spalle, che non vive di politica e che è un docente universitario, che può fare un'attività professionale vivendo in maniera agiata e senza intossicarsi la vita». Alla fine una promessa: «io come Napolitano e De Mita, sarò al lavoro fino a 95 anni».
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