s

De Luca, su Gergiev chi decide limite tra opinione e propaganda?
Oggi 18-07-25, 16:14
Continua a far discutere la prevista esibizione del direttore d'orchestra Valerij Gergiev, figura nota per la sua vicinanza al presidente russo Vladimir Putin, alla rassegna musicale Un'estate da Re, promossa e finanziata dalla Regione Campania. Il concerto, in programma domenica 27 luglio alla Reggia di Caserta, è diventato un caso politico e internazionale, scatenando un acceso scambio di accuse anche sul palco del congresso della Cisl tra la vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno, e il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "La presenza di questo artista a un evento ufficiale in Campania sarebbe una ferita inaccettabile, non solo per la regione ma per l'intero Paese. Il Governo si attivi: non so se tutti sanno bene di chi stiamo parlando", ha dichiarato Picierno, criticando duramente l'invito rivolto a Gergiev, che non si è mai dissociato dall'aggressione russa all'Ucraina. Immediata la replica di Tajani: "L'invito non è partito dal Governo, ma dalla Regione Campania, guidata da un presidente del tuo partito. Il direttore ha un passaporto olandese, può muoversi liberamente nell'Unione Europea. Io sono contrario alla sua partecipazione, ma non posso intervenire. L'appello, quindi, va rivolto a De Luca, non al Governo". Picierno ha risposto con fermezza: "Non puoi lavartene le mani come Ponzio Pilato". Nel frattempo, si moltiplicano le prese di posizione contro la presenza di Gergiev. Dopo gli appelli lanciati nei giorni scorsi da Picierno stessa e da Yulia Navalnaya, vedova dell'oppositore russo Aleksey Navalny, oggi si aggiunge la voce di 700 intellettuali che hanno firmato due petizioni promosse da Memorial Italia: la prima indirizzata alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, la seconda ai presidenti di Camera e Senato, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa. L'Associazione Cristiana degli Ucraini in Italia ha annunciato di aver acquistato numerosi biglietti per il concerto, con l'intenzione di assistere e manifestare contro quello che definisce "una manifestazione della propaganda putiniana". "Vogliamo guardare negli occhi l'oligarca Gergiev e protestare contro i suoi crimini", si legge nel comunicato, che invita alla mobilitazione tutti coloro che ritengono che "la cultura non debba essere la fanfara di un regime sanguinario". Il governatore Vincenzo De Luca, da parte sua, difende strenuamente la decisione. Nel suo consueto intervento del venerdì, trasmesso sui social, ha chiarito che la scelta del maestro russo è stata fatta "dal direttore artistico della rassegna", aggiungendo: "In Campania non abbiamo l'abitudine di interferire con i direttori artistici. In altre epoche c'era il Minculpop, lo ricordo a qualche esponente di governo". De Luca ha bollato come "strumentalizzazioni intollerabili" le polemiche politiche, ribadendo la linea della Regione: "Putin è colpevole perché ha invaso un Paese autonomo, ma l'Occidente non è innocente perché non ha fatto nulla per impedire questa tragedia".
CONTINUA A LEGGERE
1
0
0
Guarda anche
Il Tempo
19:07
Wyman show: doppietta Harley Davidson a Laguna Seca
Il Tempo
19:02
Il Galà dello Sport all'Antico Tiro a Volo
Il Tempo
18:09