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Delitto di Garlasco: annullato il sequestro di pc telefoni all'ex pm Venditti. Cosa non torna
Oggi 17-11-25, 14:01
Il tribunale del Riesame di Brescia ha annullato per la terza volta in un mese il decreto di sequestro di pc e dispositivi informatici a carico dell'ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti, nell'inchiesta per corruzione in atti giudiziari sull'archiviazione di Andrea Sempio del 2017 dal delitto di Garlasco, fascicolo che vede indagato come presunto corruttore con "20-30mila euro" il padre del 37enne, Giuseppe Sempio. I giudici della libertà hanno accolto il ricorso dell'avvocato Domenico Aiello contro il decreto di sequestro disposto dalla pm Claudia Moregola e dal Procuratore di Brescia, Francesco Prete il 24 ottobre. Il 17 ottobre il Riesame aveva ordinato la restituzione di 3 telefoni, 2 pc, 2 Ipad, 2 hard disk e 2 chiavette usb del magistrato in pensione che erano stati sequestrati durante le perquisizioni del 26 settembre. In quel caso i giudici avevano mantenuto in sequestro 2 agende cartacee. In seguito è stato annullato un secondo sequestro - riguardante però non l'indagine su Garlasco ma sul presunto 'sistema Pavia'. Il collegio Pagliuca-Azzi-Cavalleri ha annullato i sequestri relativi anche agli ex carabinieri Silvio Sapone e Giuseppe Spoto (non indagati) della squadra di polizia giudiziaria di Venditti, accogliendo i ricorsi degli avvocati Massimo Marmonti e Marco Casali. Il Tribunale ordina la "restituzione" di "tutti i beni", inclusi i "dati eventualmente già estrapolati" dai dispositivi informatici, e ha delegato il Gico della guardia di finanza di Brescia di eseguire il provvedimento. Per Venditti i dispositivi rimarranno comunque in custodia dopo che l'avvocato Aiello ha chiesto al gip di Brescia di disporre l'incidente probatorio su telefoni e pc da svolgersi nel contraddittorio, con l'utilizzo di parole chiave e perimetrando il campo delle ricerche. Analisi che invece la Procura di Brescia intendeva realizzare senza indicare parole chiave e dal 2014 in poi, anno di insediamento a Pavia dell'ex pm, tre anni prima del presunto episodio corruttivo con la famiglia Sempio. Nel frattempo è inoltre emerso che l'ex carabiniere Sapone, è stato ascoltato in procura a Brescia come testimone nell'indagine sulla presunta corruzione. Il sospetto degli inquirenti è che sia Sapone che l'ex collega Spoto si siano resi protagonisti di alcune presunte "anomalie" - come intercettazioni riportate in tutta fretta o contatti telefonici avuti con Sempio - che potrebbero aver inciso sulla richiesta di archiviazione firmata dagli ex pm Venditti e Giulia Pezzino e poi accolta dal gip Fabio Lambertucci. La scorsa settimana sono stati ascoltati, sempre come testimoni, gli ex avvocati di Andrea Sempio, in particolare Massimo Lovati ha confermato di aver preso circa 15mila euro in nero e ha ribadito che altri soldi sono stati pagati dalla famiglia Sempio per le spese difensive. Anche Giuseppe Sempio, indagato come corruttore di Venditi e sentito il 26 settembre allora nelle vesti di testimone, ha sempre riferito di aver portato denaro contante agli avvocati e che l'intercettazione in cui dice di dover "pagare quei signori lì" è riferito al pool di legali. Sono attese anche altre audizioni.
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