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Donna uccisa in casa a Latina, fermata una donna per "gravi indizi"
20-09-2025, 15:16
Sarebbe stata uccisa con un grosso oggetto da taglio, verosimilmente un machete, Antonella Rocco, la 63enne trovata senza vita nella sua abitazione di via Muzio Scevola a Campo Boario, un quartiere popolare di Latina, venerdì 19 settembre. "La donna è stata colpita alla gola in maniera molto profonda il che è indicativo di una particolare forza impressa, di una particolare rabbia, tant'è che era riversa sul letto in condizioni terribili", ha detto la procuratrice aggiunta di Latina, Luigia Spinelli, a margine della conferenza stampa indetta questa mattina per fare il punto sulle indagini. All'alba di sabato 20 settembre, la polizia ha eseguito il fermo di una persona gravemente indiziata del delitto. Si tratterebbe dell'ex badante della vittima. L'omicidio A dare l'allarme, attorno alle ore 9 di ieri mattina, era stata la badante di origini straniere della vittima, che successivamente ha raccontato agli investigatori di aver trovato l'assistita in una pozza di sangue. La donna ha allertato subito il 118, ma nonostante l'intervento tempestivo dei soccorsi, per la 63enne non c'è stato nulla da fare. Sul posto, oltre al personale sanitario, sono arrivati anche gli agenti di polizia della squadra Volante della questura, raggiunti poco più tardi da quelli della squadra Mobile e della divisione scientifica. La casa, ubicata al piano terra di una palazzina popolare, era completamente a soqquadro. Da qui l'ipotesi che la 63enne fosse stata aggredita nel contesto di una rapina, poi degenerata in omicidio. Fermata la ex badante Durante la notte, gli investigatori hanno sentito diversi testimoni. L'analisi della scena del crimine e gli accertamenti tecnici hanno permesso di raccogliere “gravi indizi di colpevolezza” - precisano fonti investigative - a carico dell'ex badante di Antonella Rocco. La donna, 52 anni, è stata fermata all'alba di oggi. Nel suo appartamento sarebbero stati trovati oggetti di proprietà della vittima. Nel corso della conferenza stampa, gli investigatori hanno parlato di “alcuni screzi” tra l'indagata e l'ex assistita.Tuttavia non sono state fornite ulteriori informazioni in merito al movente, sul quale vige il massimo riserbo. L'arma del delitto Sul cadavere sarebbero stati riscontrati segni evidenti di ferite da taglio, verosimilmente inferte con un machete. La profondità e la molteplicità delle lesioni sarebbe tale da confortare l'ipotesi di un delitto particolarmente violento. Ad ogni modo, bisognerà attendere l'esito dell'autopsia per accertare le cause del decesso e definire la dinamica dell'efferato omicidio.
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