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Elly accetta l'invito ad Atreju: "Solo col confronto con Giorgia"
Oggi 27-11-25, 16:32
Elly Schlein per prendersi il campo largo e avere quell'attestazione che la metterebbe, a tutti gli effetti, davanti ai competitors, ha una sola strada: candidarsi come unica interlocutrice di Giorgia. Ecco perché, stavolta, non solo non declina l'invito ad Atreju, la festa nazionale di Fratelli d'Italia, come accaduto lo scorso anno, ma addirittura è lei a fare il primo passo. A rivelarlo fonti dem che dicono come l'inquilina del Nazareno quest'anno sia disponibile a partecipare, a patto, però, che ci sia il confronto diretto con la premier. Ed è qui il problema. Tutti gli appassionati della rassegna, che tornerà dal 6 al 15 dicembre nella suggestiva cornice dei giardini di Castel Sant'Angelo, in cui verrà allestito un grande villaggio natalizio, sanno bene che qui non ci sono mai stati faccia a faccia tra leader. Ci sono stati, piuttosto, autorevoli esponenti della maggioranza e della minoranza che, considerando lo spirito di apertura al diverso dell'iniziativa, «evento di parte, ma non di partito», come chiarito nella stessa locandina, si sono lasciati intervistare da un giornalista. L'anno scorso, ad esempio, era toccato a Giuseppe Conte che, dopo il diniego da parte della segretaria del Pd, partecipò a un panel con il direttore responsabile di Libero Mario Sechi. Non ci fu, dunque, alcun duello. Non poteva, d'altronde, esserci, considerando che alpresidente del Consiglio, da quando è nata la manifestazione, è spettato sempre l'arduo compito delle conclusioni, ovvero il famoso “bilancio” che solo una buona padrona di casa può fare. Detto ciò, Fdi, nella 26 esima edizione, intitolata "Sei diventata forte, l'Italia a testa alta", non chiude alla proposta. Anzi, Giovanni Donzelli, responsabile nazionale dell'organizzazione del partito, dice di portare la richiesta all'attenzione della premier. «Se vabene a tutti – chiarisce – visto che stiamo invitando tutti i leader dell'opposizione ehanno già quasi tutti accettato, porterò questa proposta a Giorgia Meloni e deciderà lei». Allo stesso modo, comunque, chiarisce come non sia intenzione degli organizzatori mancare di rispetto a chi ha già «dato disponibilità, senza porre alcuna condizione». Tra gli ospiti già confermati, infatti, ci sono, ancora unavolta, il presidente del M5S Giuseppe Conte, il leader di Italia Viva Matteo Renzi e quello di Azione Carlo Calenda. In stand by Angelo Bonelli di Alleanza Verdi e Sinistra, che aspetta di sapere la data per liberarsi. L'unica, però, a sfidare il presidente del Consiglio è la sola prima donna del Nazareno che vorrebbe sfruttare l'occasione per riprendersi i progressisti e oscurare la leadership pentastellata, tornata di moda con la vittoria di Fico. La norma sul consenso libero nella violenza sessuale, nata da un'intesa tra lei e Meloni, è più di un semplice segnale in tal senso. Pur avendo avuto un rallentamento nelle ultime ore in Senato, dimostra la volontà da parte del Pd di polarizzare il confronto per evitare una pericolosa concorrenza interna, che a sinistra spaventa più della stessa destra.
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