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Enasarco, più sostegno agli iscritti ma anche all'economia reale: parla D'Onofrio
Ieri 27-05-25, 17:33
Il futuro di Enasarco? Più tutele agli iscritti, ma anche più sostegno all'economia reale. Perché, se è vero che “la priorità resta la redditività delle risorse previdenziali”, è altrettanto urgente “con il sostegno allo sviluppo del tessuto produttivo nazionale, che poi è l'ambiente in cui case mandanti e agenti di commercio operano”. È questa la visione di Agenti Cresciamo Uniti, la lista con cui le principali associazioni di agenti di commercio – da Fiarc a Fnaarc, passando per Usarci, Federagenti, Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Ugl Terziario e altre – si presenteranno unite alle elezioni per il rinnovo della governance di Enasarco, fissate dal 6 al 16 giugno. Una lista, spiega Fabio D'Onofrio, Coordinatore Nazionale di Fiarc – Federazione Italiana Agenti e Rappresentanti di Commercio – che “nasce dal superamento delle divisioni, con l'obiettivo di proseguire il buon lavoro fatto negli ultimi anni. Un lavoro che ha portato risultati”. Quali? Il patrimonio di Enasarco è cresciuto di 1,2 miliardi. Abbiamo riportato in gestione diretta servizi fondamentali, avviato OSA NEXT – una rete sanitaria autonoma e accreditata, con oltre 4.000 strutture e 30.000 operatori attivi – e il FIRR ha raggiunto quota 4 miliardi di euro. Numeri che testimoniano la solidità della Fondazione. E per gli iscritti? Abbiamo rafforzato il welfare con contributi per maternità, asili nido, infortuni, tesi di laurea, eventi catastrofali e un bonus scolastico dedicato. Oltre 5.000 iscritti hanno già usufruito delle nuove convenzioni per luce e gas, e la formazione continua è finalmente sostenuta e riconosciuta. In più, il rendimento sui conti personali degli iscritti oggi supera il 2,5%, mentre nel 2021 – al momento del nostro insediamento – era fermo allo 0,1%. Chiunque può verificarlo sul proprio estratto conto. Alcune forze politiche hanno lanciato accuse molto dure sulla questione dei "silenti", ovvero coloro che non hanno versato contributi sufficienti per accedere alle prestazioni. C'è chi parla dei silenti Enasarco solo per generare allarme, sparando cifre a vanvera, senza alcun legame con la realtà. C'è una politica che cerca attenzione a ogni costo, anche a scapito dei dati reali. Noi preferiamo restare sui fatti. Perché vi presentate con una lista unica? Cresciamo Uniti nasce da questa esperienza: una Fondazione che ha ricominciato a funzionare perché si lavora insieme, non contro. L'unità non è un compromesso, è una direzione: costruire consenso su ciò che serve agli iscritti, non sulle divisioni tra sigle. Lo abbiamo già fatto, ora vogliamo continuare. E il pluralismo? L'unità non limita il confronto? “A mio avviso, decidere insieme non significa appiattire: anzi, rafforza. Il pluralismo, in una Fondazione come Enasarco, non può ridursi a una semplice moltiplicazione di simboli. Deve significare rendere le scelte più aperte e condivise, coinvolgendo davvero la moltitudine degli iscritti. Insomma, il pluralismo che ci interessa è quello che genera soluzioni, non quello che alimenta scontri infiniti”.
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