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Energia condivisa: cittadini e territori al centro della transizione
Oggi 11-11-25, 15:53
Il cambiamento climatico è una sfida globale che richiede azioni concrete e immediate. Puntare sulla transizione energetica, attraverso un mix di fonti rinnovabili e tecnologie pulite, già oggi disponibili e mature è l'approccio più giusto, ed è in questa direzione che si sta muovendo anche il Gruppo Enel. Non è solo un tema di strategia industriale, ma si tratta anche di scelte quotidiane, individuali e collettive, in grado di innescare un cambiamento nella cultura del Paese. Oggi il coinvolgimento diretto dei cittadini – famiglie, singoli, aziende – nella transizione è possibile grazie alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e all'autoproduzione virtuale di energia. Cominciamo con le CER, che rappresentano uno dei modelli più efficaci di partecipazione collettiva. Si tratta di unioni di cittadini, PMI (piccole e medie imprese) ed enti locali, che producono e condividono energia rinnovabile a chilometro zero, favorendo l'autoconsumo collettivo, grazie alla disponibilità di impianti rinnovabili associati alla CER. In questo modo si riducono i costi, promuovendo la sostenibilità locale, con benefici economici, ambientali e sociali per chi aderisce. La partecipazione è semplice, grazie al supporto di partner tecnici come Enel, e gratuita, sia come consumer, utilizzando l'energia prodotta nell'ambito della CER, sia come producer/prosumer, condividendo quella dei propri impianti. La differenza con l'autoconsumo condominiale sta nell'allargamento a più soggetti connessi alla stessa rete elettrica locale (o cabina di distribuzione primaria), trattenendo così valore sul territorio. La produzione in loco dell'energia significa meno perdite e sprechi nel trasporto, quindi più efficienza e meno CO₂ nell'aria. E ancora: i membri di una CER possono contare su un incentivo economico statale in quanto autoproduttori in tutto o in parte dell'energia che consumano. Con la CER anche le piccole imprese che fanno parte della comunità locale possono utilizzare l'energia pulita per soddisfare il proprio fabbisogno energetico, rispettando l'ambiente, e migliorando la vita della comunità e delle persone, perché rendono l'energia più accessibile e riducono la bolletta delle famiglie in difficoltà. Enel si propone come “facilitatore” integrato, garantendo supporto e gestione per l'intero ciclo di vita della CER: dalla costituzione all'accesso al credito, dalla progettazione alla realizzazione dell'impianto, dalla gestione allo sviluppo, dal popolamento alla fornitura dei dati di consumo e saturazione della CER, con un portafoglio di modelli di business diversificati secondo le esigenze dei propri clienti e con un'offerta di servizi e soluzioni affidabili, accessibili e convenienti. Per chi non dispone di un impianto fotovoltaico il progetto di autoproduzione virtuale Ebitts, che utilizza una piattaforma digitale sviluppata dal Gruppo Enel, offre un'alternativa innovativa che consente di acquistare – tramite una Token Box digitale - quote di produzione di energia da impianti fotovoltaici ed eolici distribuiti lungo la Penisola. Ogni ora, la produzione associata alla Token Box viene scalata direttamente dai consumi in bolletta e, in caso di eccedenze, valorizzata al prezzo all'ingrosso. La Token Box è personalizzabile per potenza, durata (dai 10 ai 20 anni) e beneficiari, ed è trasferibile in caso di trasloco. Oggi sono quindi disponibili varie proposte per trasformare la transizione energetica un progetto collettivo che mette cittadini e territori al centro. Con l'impegno delle comunità, il futuro dell'energia può davvero diventare più pulito, sostenibile e condiviso.
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