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Esquilino tra spaccio e violenze, esposto alla polizia. Anche Telese denuncia
Ieri 09-07-25, 11:41
Venti pagine di esposto sulla situazione «di degrado, scarsa sicurezza e spaccio nell'area di piazza Guglielmo Pepe e nel quadrante limitrofo». A presentarlo al commissariato Esquilino di Roma, venerdì scorso, è stato un intero condominio e tra i denuncianti figura anche il giornalista Luca Telese, che già a febbraio, durante un'assemblea pubblica indetta dal «Polo civico Esquilino», per aver sostenuto la necessità di una cancellata che tenga fuori gli spacciatori dal parco almeno di notte, si è sentito dare del fascista. Telese, oltretutto, era finito a terra davanti a decine di persone dopo aver scansato una manata sferrata dal leader dei centri sociali Andrea Alzetta, detto Tarzan. Telese non ha sporto denuncia e l'episodio è stato archiviato. Il «Polo civico» invece continua a opporsi alle cancellate (come quella installata dal Comune in viale Pretoriano, per evitare l'assedio dei clochard davanti alle Mura Aureliane). La tesi infatti è che, per rendere piazza Pepe più sicura, non serve la polizia ma basterebbe organizzare attività sociali. In realtà, stando a quanto riportato nell'esposto, gli abitanti vorrebbero già poter frequentare il parco ma questo sarebbe impossibile proprio a causa degli episodi di violenza, ormai quotidiani, di cui sono protagonisti certi «habitué» della zona. «Da aprile a oggi - si legge - la densità degli occupanti fissi della piazza è aumentata. Il consumo regolare e lo spaccio di stupefacenti è sotto gli occhi di tutti». Tra i casi più gravi, ricordano i residenti, «abbiamo avuto modo di intervenire evitando alcune violenze su ragazze che attraversavano l'area intervenendo personalmente e rischiando la nostra incolumità». Nel bollettino non manca nulla: «lancio di bottiglie, cocci di bottiglie brandite come arma, bastoni in ferro o legno. Urla e schiamazzi violenti, risse e feriti». Tanto che i cittadini più fragili sarebbero costretti «a vivere reclusi per paura di scendere». Ieri pomeriggio i residenti più esasperati hanno manifestato in Campidoglio «per dire pacificamente che siamo stanchi del degrado che ci circonda, dell'insicurezza e dell'illegalità. Per far comprendere che non esiste vera socialità e libertà senza rispetto delle minime regole di convivenza». Con loro, tra gli altri, i consiglieri capitolini Federico Rocca (FdI), Fabrizio Santori (Lega) e Francesco Carpano (Forza Italia). «Presenteremo un atto in Consiglio - dichiarano Carpano e Francesco Canale, del coordinamento di FI del Municipio I -la soluzione di lungo periodo è rendere frequentabile dai cittadini la parte del giardino adiacente alla stazione di trasferenza rifiuti, che coni suoi odori oggi è inaccessibile. Una terra di nessuno dove si inseriscono spaccio e criminalità».
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