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Famiglia nel bosco, bufera per la perizia psichica. E gli avvocati accusano: "Rappresentazione grottesca"
Oggi 23-12-25, 19:10
Anche per il Tribunale per i Minori dell'Aquila, così come deciso dalla Corte d'Appello civile sempre del capoluogo abruzzese, i bambini della famiglia che vivevano nel bosco a Palmoli, in provincia di Chieti, dovranno restare nella casa famiglia di Vasto, (Chieti), dove sono stati collocati lo scorso 20 novembre. Disposizione contenuta nell'ordinanza del Tribunale con cui è stata anche disposta una indagine psico-diagnostica sulla famiglia che sta facendo discutere. Per il tribunale per i Minorenni dell'Aquila infatti non sono sufficienti le 'aperture' evidenziate nel precedente pronunciamento della Corte d'Appello Civile. Pertanto è stata decisa una perizia psico-diagnostica per la quale viene nominata come consulente tecnico d'ufficio una psichiatra che avrà 120 giorni per eseguire la consulenza. In questo contesto che allunga i tempi in cui la famiglia resta divisa ed evidenzia le distanze tra le parti, intervengono gli avvocati della coppia angloaustraliana. "Di nuovo registriamo, con allarme, la diffusione integrale delle ordinanze e delle relazioni che attengono a dati e fatti personalissimi dei minori, loro malgrado, coinvolti in questa drammatica e dolorosa vicenda", scrivono in una nota Danila Solinas e Marco Femminella. "L'invito ad abbassare i toni e attenersi a fatti veritieri appare, allo stato, una utopica chimera che si staglia con alcune informazioni scellerate scientemente alimentate per tratteggiare l'idea della famiglia selvaggia approdata sul pianeta Terra. - prosegue la nota - Anticipiamo azioni nei confronti di chiunque si renda responsabile della grave disinformazione che risulta veicolata da sensazionalistiche quanto ridicole dichiarazioni, tra le molte i fantomatici e inesistenti spazzolini di peli d'asino, malattie gravi mai curate o piuttosto la mancanza di vaccini. Questioni ampiamente smentite che, purtuttavia, hanno il potere di creare ulteriore confusione e, soprattutto, danni irreversibili con cui questi minori di cui pur si paventa ed esige una maggiore socialità dovranno confrontarsi". Gli avvocati lamentano la diffusione dell'ordinanza "oggi integralmente diffusa dai media", che "risulta datata 11 dicembre 2025 vale a dire 11 giorni prima della notifica a noi inoltrata solo ieri a mezzo pec" mentre la difesa "ha depositato copiosa e puntuale documentazione corredata da specifiche allegazioni che confutano l'assunto secondo cui i minori non avrebbero avuto contatti con i loro pari e, non da ultimo, documentazione fotografica che ritrae i bambini in ogni occasione ricreativa ovvero ordinaria a contatto con altri bimbi, e non solo, verso i quali non hanno mostrato alcun disagio così come non lo hanno mostrato nella casa-famiglia. Parimenti vi sono foto, come ormai già richiamate dalla stampa, che ritraggono gli stessi minori sorridenti mentre mangiano gelati usando banali cucchiaini di plastica o seduti su giostre, emblema della più banale modernità. Sono in atti, decine e decine di testimonianze di persone di ogni età e luogo che raccontano i rapporti sereni e quotidiani con questa famiglia. Dunque, sono smentite la ritrosia lamentata e l'isolamento dedotti. Certo, non possiamo non chiederci a chi faccia comodo alimentare questa grottesca rappresentazione. Siamo certi che le allegazioni puntuali che abbiamo sottoposto al Tribunale, di cui essendo l'ordinanza antecedente non ha evidentemente tenuto conto, verrà debitamente e tempestivamente valutata. Così come siamo certi che sarà adeguatamente valutata l'"urgenza di provvedere" prevista dalla norma, allorquando si dovrà rivalutare, in tempi che si auspicano rapidi, la prosecuzione del collocamento nella struttura. Un giudizio che sarà certamente rapportato al superamento effettivo di tutte le criticità al tempo rilevate ed alla possibilità che la consulenza richiesta venga effettuata sotto monitoraggio, ma previo ricongiungimento", concludono i legali. La battaglia della famiglia continua e polarizza l'opinione pubblica.
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