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Federica Sciarelli: "Tutti fanno i criminologi. Da Garlasco a Orlandi, ecco cosa penso"
Oggi 16-08-25, 08:11
Ha preso la guida di Chi l'ha visto? più di vent'anni fa e ha contribuito a riscrivere la storia di alcuni casi di cronaca con la capacità della professionista e la determinazione di una donna forte. Federica Sciarelli, conduttrice di uno dei programmi più seguiti della Rai, si è raccontata in una lunga intervista concessa a Jonathan Bazzi per "Speciale 7", il settimanale in edicola insieme al Corriere della Sera, e ha svelato alcuni snodi importanti della sua carriera. "Quest'anno la storia di Villa Pamphili ci ha sconvolto. La madre di Anastasia, in Siberia, era convinta che lei stesse con un bell'americano che lavorava nel cinema. La ragazza si faceva foto davanti a case meravigliose, invece vivevano per strada", ha detto con amarezza. La battaglia più importante condotta, però, è quella di non parlare delle scomparse come di allontanamenti volontari. "Se si parte male con le ricerche poi è tutto in salita", ha spiegato. Una dimostrazione eclatante di questa presa di posizione della giornalista della Rai ci fu con la storia di Elisa Claps, la ragazza di potenza di cui si sono perse le tracce e il cui corpo è stato poi ritrovato, 17 anni dopo, in fondo al sottotetto della chiesa della Santissima Trinità, dove la ragazza si era recata il giorno della sua scomparsa. "Mi sono presa querele, articoli contro. Ma avevo studiato il caso ed ero certa che Danilo Restivo l'avesse uccisa. La andavano a cercare in Albania, Slovenia, dicevano di averla vista in un monastero. Chiesi il permesso alla madre e al fratello di iniziare a chiamarlo omicidio con occultamento di cadavere. Quando trovarono il corpo in chiesa, dopo diciassette anni, lo schema di pensiero finalmente è cambiato", ha confessato Sciarelli. La chiacchierata agostana è anche l'occasione per esprimere le proprie idee in merito a un paio di casi di cronaca nera che hanno segnato la storia del Paese: quello di Emanuela Orlandi e quello di Chiara Poggi. Per quel che riguarda la ragazza uccisa brutalmente a Garlasco nel 2007, la giornalista ha parlato di "un caso importante, che può aprire tante porte", ma non si è sbilanciata. "Persino quando porto giù il cane le persone mi chiedono che ne penso. Come mai avete quest'ossessione? Prima c'erano la velina e il calciatore, oggi incontro solo gente che vuole fare il criminologo. Finito di lavorare, io chiudo tutto e vado sui pattini", ha scandito. Affermazioni più nette su Emanuela Orlandi: "Non sappiamo cos'è successo, e non possiamo accusare, ma Emanuela Orlandi era una cittadina vaticana. Doveva essere il Vaticano a prendere in mano la situazione, aprendo un'inchiesta. Non è stato fatto", ha sottolineato Sciarelli.
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