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Foibe, censura in classe. Valditara dopo la denuncia de Il Tempo: "Scuola luogo di confronto"
10-02-2025, 15:45
La scuola usata come luogo per propagandare deliranti falsità storiche. A qualunque costo, contro ogni tipo di logica e di buon senso. Mettendo il bavaglio a chi, al contrario, vuole ricordare il dramma di un popolo rimanticato. La sinistra continua ad offrire il peggio di se stessa in occasione del Giorno del Ricordo. Basti pensare alla decisione della preside dell'istituto superiore cine-tv Rossellini di Roma. Domani il senatore di Fdi Roberto Menia avrebbe dovuto essere presente ad un incontro con gli studenti. I collettivi sono insorti, gridando allo scandalo. E la dirigente scolastica, su pressioni di numerosi insegnanti (in primis il vicepreside) ha inserito la retromarcia. Si dirà: non si è voluto portare la politica in una scuola pubblica. Falso. Almeno a giudicare dalla doppiezza nella scelta che, al contrario, ha consentito a Alessandra Kersevan, storica e ricercatrice, di avere libero accesso negli istituti pubblici italiano. "All'interno di un progetto dell'Anpi - si legge sul profilo Facebook dell'intellettuale - indirizzato alle scuole sono stata in un liceo e poi ho guidato due classi a visitare il sacrario memoriale del campo di concentramento fascista per civili jugoslavi di Gonars e di Visco e la caserma Piave di Palmanova dove nel 1944-45 nazisti e repubblichini imprigionarono torturano e uccisero centinaia di gappisti e partigiani friulani. Poi sarò a Parma per la conferenza ‘Foibe e fascismo', lunedì a Melegnano (MI), e il giorno dopo a Osnago (LC), per completare in presenza la conferenza iniziata on line il 4 febbraio. È una battaglia culturale difficile la nostra di e resistenza storica. Fascisti e affini per le loro menzogne hanno i megafoni delle televisioni, dei giornali e tutto l'apparato propagandistico istituzionale e in questi giorni tra Porzûs e foibe sono più scatenati che mai, decisi alla loro soluzione finale contro Resistenza garibaldina e comunisti per distruggerne definitivamente la memoria storica. Non finisco però mai di meravigliarmi, dicono che il comunismo è finito 35 anni fa e ampiamente sconfitto, eppure l'anticomunismo è più virulento che mai". Una vicenda surreale, quella denunciata, nel silenzio generale, dal nostro quotidiano. Questa mattina il ministro dell'Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara è intervenuto con una lettera. "La nostra Costituzione fonda la Repubblica italiana sui valori della democrazia, del dialogo, del rispetto. I totalitarismi del Novecento si sono basati sull'odio, sulla violenza, sulla intolleranza. Sarebbe molto grave se ad un rappresentante del Parlamento italiano, presentatore del disegno di legge che ha istituito la giornata del Ricordo, non fosse consentito di parlare in una scuola italiana, dopo essere stato regolarmente invitato da alcune componenti scolastiche nel rispetto delle norme vigenti. Auspico che l'evento possa essere al più presto ripristinato. Come Ministero, ci adopereremo sempre per garantire che la scuola rimanga un luogo di libero confronto".
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