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Fronda interna per Netanyahu. Smotrich contro l'accordo di pace per Gaza
09-10-2025, 10:34
Il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich della affermato che il partito di estrema destra per il sionismo religioso non voterà a sostegno di un accordo di cessate il fuoco a Gaza che vedrà gli ostaggi liberati in cambio di prigionieri palestinesi e la fine dei combattimenti a Gaza. E per il premier Benjamin Netanyahu si apre una fronda interna. Oggi il piano di pace per Gaza, firmato nella notte a Sharm El Sheikh, in Egitto, dovrà essere esaminato ora dal governo Israeliano. Ma non tutti sarebbero d'accordo a dare il via libera. Smotrich ha espresso "emozioni miste" dicendo che mentre prova "immensa gioia" per l'imminente ritorno degli ostaggi, prova "un'enorme paura delle conseguenze dello svuotamento delle prigioni e del rilascio della prossima generazione di leader terroristi, che faranno di tutto per continuare a versare fiumi di sangue ebraico, Dio non voglia". In cambio della liberazione dei 48 ostaggi ancora nelle mani di Hamas, Israele dovrà rilasciare 1.700 detenuti palestinesi. Tra questi ci sarebbero numerosi ergastoli condannati per terrorismo e i capi dell'Intifada. Pertanto, ha sottolineato Smotrich, "non possiamo unirci alle celebrazioni miopi o votare a favore dell'accordo". Il gabinetto di sicurezza si riunirà questo pomeriggio alle 17 per essere informato riguardo l'accordo di cessate il fuoco a Gaza e per esprimere un voto sul documento, che secondo Netanyahu, dovrebbe essere positivo. Ma Smotrich ha dichiarato che "Israele continuerà a combattere". "È un'enorme responsabilità garantire che questo non sia, Dio non voglia, un accordo di 'ostaggi in cambio di fermare la guerra, come pensa e si vanta di Hamas", ha aggiunto il ministro, sostenendo che subito dopo il ritorno degli ostaggi, Israele dovrebbe "continuare a lottare con tutte le forze per la reale sradicamento di Hamas e la reale smilitarizzazione di Gaza in modo che non rappresenti più una minaccia per il Paese". Parlando con il sito di notizie Ynet, il ministro degli Insediamenti e dei Progetti nazionali Orit Strock, membro del partito di Smotrich, ha elogiato alcuni dei risultati dell'accordo, ma ha chiarito che la strada per il via libera al piano non è scontata: "Non so come sia moralmente possibile rimanere in un governo che manda soldati a combattere e poi dice: abbiamo rinunciato a questi obiettivi".
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