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Garibaldi, l'ammiraglia della flotta italiana diventerà porta-droni in Indonesia
24-09-2025, 19:50
Dopo quarant'anni di onorato servizio sarebbe dovuta diventare una nave museo. La prima portaerei della Marina italiana, la “Giuseppe Garibaldi”, tornerà a solcare i mari. Ma, al posto dei caccia, ospiterà moderni droni. L'ammiraglia è stata venduta all'Indonesia per 450 milioni di dollari dopo una lunghissima trattativa. I negoziati per la cessione sono stati resi ufficiali durante l'esposizione Indodefence 2025 che si è svolta a Djakarta, quando la holding della difesa Republikorp ha esposto un modello della flotta con la Garibaldi in evidenza come nave per l'impiego di elicotteri e velivoli senza pilota. Il progetto include l'integrazione con 60 droni armati turchi Bayraktar TB3 e modifiche per una configurazione a “due isole” di comando per ottimizzare le operazioni di volo. Il 29 agosto scorso, il ministro Rachmat Pambudy ha autorizzato prestiti esteri fino a 450 milioni di dollari per l'acquisizione, con fondi aggiuntivi per elicotteri da trasporto (250 milioni) e multiruolo (300 milioni). La Garibaldi era stata posta in riserva il primo ottobre 2024 presso l'Arsenale militare di Taranto a seguito dell'arrivo della più moderna portaerei “Cavour” e della “Lhd Trieste”. Costruita da Fincantieri nei bacini di Monfalcone, la Garibaldi era entrata in servizio il 30 settembre 1985 come incrociatore portaeromobili. Con 180 metri di lunghezza e 13.370 tonnellate di dislocamento, è stata l'ammiraglia della flotta italiana dal 1987 al 2011. Può ospitare fino a 18 jet, con un hangar diviso in tre sezioni e lungo 110 metri. La nave ha partecipato alle missioni di pace in Somalia e nei Balcani, all'operazione Enduring Freedom che ha visto i jet Harrier II a decollo verticale volare sull'Afghanistan. Ha svolto un ruolo strategico anche nella guerra in Libia del 2011. Fincantieri ha confermato che la Garibaldi ha ancora 15-20 anni di vita operativa residua e subirà un refstyling per le esigenze richieste dall'acquirente. Con l'inserimento nella flotta della (ex) nave italiana, l'Indonesia diventa il terzo paese del Sud-Est asiatico, dopo Cina e Thailandia dotato di una portaerei pronta al combattimento. La vendita si inserisce in una strategia più ampia di penetrazione italiana nel mercato navale asiatico. L'Indonesia è diventata il principale cliente asiatico con accordi per oltre 1,6 miliardi di dollari. Nel marzo 2024, Fincantieri ha firmato un contratto da 1,18 miliardi di euro per due pattugliatori polivalenti d'altura della classe Thaon di Revel. La cessione della portaerei, secondo gli esperti del settore, consente all'Italia di valorizzare asset navali strategici, rafforzando la cooperazione con le potenze emergenti del Pacifico, mentre l'Indonesia acquisisce capacità navali avanzate e di impiego di velivoli in un contesto regionale sempre più competitivo.
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