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Garlasco, la memoria "al minuto" dei Sempio: i dubbi di Bruzzone e De Rensis
16-04-2025, 15:27
Proseguono le nuove indagini per il delitto di Garlasco. Andrea Sempio è tornato di nuovo in una caserma dei carabinieri per farsi prendere le impronte con un'altra tecnica, quella dell'inchiostro, rispetto a quella del laser dopo che lo scorso 4 marzo l'operazione non sarebbe stata effettuata correttamente. Il 37enne, indagato per la seconda volta dalla procura di Pavia per l'omicidio di Chiara Poggi in concorso con altri o con Alberto Stasi, si è presentato spontaneamente dai militari dell'Arma con la sua avvocata Angela Taccia. "Sto imparando un sacco di metodi nuovi. Mi sento bene. Quella di oggi era solo un'incombenza da sbrigare. Le indiscrezioni giornalistiche che escono quotidianamente? Ogni giorno esce qualcosa, siamo abituati a essere sballottati", ha detto Sempio. Le immagini della nuova apparizione in caserma dell'amico del fratello di Chiara vanno in onda a Ore 14, il programma condotto da Milo Infante su Rai 2 mercoledì 16 aprile. In studio, tra gli altri ospiti ci sono l'avvocato della famiglia Stasi, Antonio De Rensis "motore" della riapertura delle indagini, e la criminologa Roberta Bruzzone. Come noto, Sempio è indagato per omicidio in concorso con Stasi o altri. "Io credo moltissimo" a questa ipotesi investigativa, afferma De Rensis, "credo che le indagini stiano approfondendo proprio questo in concorso con altri, oltre alla posizione dell'indagato". Il legale critica poi le affermazioni dei familiari di Sempio che a distanza di 18 anni dal delitto sembrano avere ricordi molto precisi della mattina del 13 agosto 2007. "Ho sentito qualche giorno fa un noto psichiatra in un programma dire che forse dopo 18 anni i testimoni potrebbero ricordare male le cose - commenta De Rensis - Sono confortato perché i genitori dell'indagato ricordano perfettamente gli orari al minuto, e quindi confido sul fatto che i vecchi e i nuovi testimoni ricorderanno anche loro bene come giustamente ricordano bene i genitori dell'indagato...". "Quando l'avvocato punzecchia lo fa con stile", osserva Bruzzone, esperta di "casi a pista fredda". "Nei processi dove passano molti anni i 'non ricordo' sono la regola, non l'eccezione. Quindi quando si è così precisi a distanza di così tanto tempo, per carità è una lettura assolutamente generica che sto fornendo... Ma questa precisione millimetrica è un po' irrealistica dopo 18 anni, puoi dare una dimensione temporale abbastanza precisa ma al minuto è un po' anomala", conclude la criminologa.
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