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Garlasco, Nordio fa infuriare il giudice che condannò Stasi: "Stupidaggini"
26-05-2025, 20:53
La posizione del ministro della Giustizia Carlo Nordio sul caso di Garlasco provoca la reazione stizzita del giudice che ha condannato in via definitiva Alberto Stasi mentre le nuove indagini accendono un faro su Andrea Sempio. "Il ministro Nordio dice stupidaggini e mi pare riprovevole la spettacolarizzazione che sta facendo di questo caso. Ha perso un'occasione per stare zitto e non è la prima volta", è l'attacco durissimo di Maurizio Fumo, il presidente del collegio della Cassazione che nel 2015 condannò definitivamente il bocconiano per l'omicidio di Chiara Poggi a Garlasco a 16 anni di carcere. Ma cosa aveva detto il Guardasigilli? "Premesso che, come sapete, non posso, non debbo e non voglio parlare di vicende in corso, quello che posso dire è che trovo irragionevole che dopo una sentenza o due sentenze di assoluzioni, sia intervenuta una condanna senza nemmeno rifare l'intero processo", le parole di Nordio, intervistato da Zona Bianca, su Rete 4, rispondendo a una domanda sul delitto di Garlasco e in particolare sul fatto che, secondo Stefano Vitelli, il giudice che nel 2009 assolse Alberto Stasi per l'uccisione di Chiara Poggi, il ragionevole dubbio non è stato applicato. "Tutto questo è irrazionale perché, se per legge si può condannare soltanto al di là di ogni ragionevole dubbio, quando uno o più giudici hanno già dubitato il punto da assolvere, non si vede come si possa condannare. Questo secondo me è irragionevole e andrebbe cambiato con una riforma, che noi abbiamo provato a fare e abbiamo fatto a metà", ha aggiunto Nordio. Per Fumo sono "stupidaggini", dice all'Agi, "mi aspettavo la riapertura della vicenda 10 anni dopo? Assolutamente no, me ne ero dimenticato di quella sentenza e ora provo molto stupore per quello che sento e che leggo" aggiunge. Il giudice sostiene che Nordio abbia detto delle "assurdità" nelle dichiarazioni rese ai media nei giorni scorsi: "Sento dire delle cose strane. Dopo le due assoluzioni c'è stato un annullamento ed è stato di nuovo celebrato un processo. Nordio dice che la condanna sarebbe avvenuta senza un processo dopo le due assoluzioni. Non è così perché arrivò dopo un lungo rinnovamento dibattimentale nell'appello bis. Poi noi giudicammo il ricorso della difesa di Stasi infondato. Nordio sbaglia anche quando parla di due assoluzioni perché il secondo grado di giudizio integrava il primo, era un tutt'uno". Quanto ai nuovi accertamenti portati avanti dalla Procura di Pavia, l'ex magistrato, in pensione da diversi anni, predica prudenza: "Cerco di guardare poco la tv e leggere il meno possibile i giornali. Da quello che capisco non mi pare ci siano i presupposti. Certo, può succedere di tutto ma per cancellare una condanna in giudicato si deve essere sicuri al duecento per cento e in base a quello che sento è difficile". Alla domanda se quel giorno il collegio della Cassazione fu compatto nella decisione, Fumo risponde: "Non posso dirlo ma a dire il vero nemmeno me lo ricordo".
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